Inizia oggi la Visita Pastorale dell’arcivescovo Michele Seccia alla comunità parrocchiale di Santa Maria della Pace in Lecce. Don Gabriele Morello, il parroco, presenta la realtà ecclesiale ai lettori di Portalecce.
Don Gabriele, quale realtà sociale e parrocchiale troverà l’arcivescovo venendo in Visita Pastorale nella tua comunità?
La comunità è pronta ad accogliere l’arcivescovo ed è una comunità attiva ma soprattutto una comunità che si mette in gioco per il Vangelo ovvero cerca di crescere alla luce del Signore, nella fraternità, nel servizio e soprattutto nella carità. Mons. Seccia incontrerà una comunità molto partecipe alle iniziative, soprattutto quelle inerenti alla carità, una comunità che ha voglia di crescere attraverso l’incontro sempre più intimo con il Signore.
Quali sono i punti forza e le fragilità più evidenti della tua comunità nei tre ambiti di liturgia, catechesi e carità?
I punti di forza, come dicevo prima, sono un gruppo ben formato di catechisti che non soltanto si spendono per la formazione dei giovani, dei bambini e degli adolescenti, ma anche negli altri ambiti parrocchiali; quindi, una presenza a 360°. I punti di debolezza sono quelli un po’ comuni alla città e tanto diversi dalla vita delle comunità nei paesi. Tuttavia, alla poca disponibilità di tempo da dedicare alla parrocchia si accompagna sempre la bella volontà di tanti di volersi mettere in gioco. Circa la carità, come anzidetto, si registra una grande corresponsabilità nell’affiancare il parroco: ogni mia istanza è sempre sovrabbondante di generosità da parte della gente.
Che cosa vi attendete dalla Visita Pastorale? Quali sono gli obiettivi da raggiungere a breve e media scadenza?
Da questa Santa Visita attendiamo la presenza di un pastore che goda della bellezza di stare con il suo gregge senza aspettative, senza grosse attese: lo stare con la gente, ma soprattutto per la gente, quindi una disponibilità ad ascoltare ad accogliere e, perché no?!, anche a godere dei momenti ludici, di divertimento insieme e di leggerezza. Circa gli obiettivi da raggiungere a breve, medio e lungo termine, sono tanti e tutti custoditi nel nostro cuore: non smettiamo di camminare alla luce della fede sentendoci famiglia capace di accogliere e custodire chiunque abbia il desiderio di avvicinarsi per conoscere la bellezza del nostro cammino, riscoprire il valore della grazia sacramentale e concentrare le forze nella evangelizzazione del popolo di Dio (quindi non soltanto dei più piccoli ma di tutti i battezzati), in modo particolare degli adulti e delle famiglie. Per tutto il resto facciamo affidamento alla forza ed ai disegni dello Spirito Santo.