L'esperienza della Visita Pastorale alla “famiglia parrocchiale” del Sacro Cuore di Gesù in Lecce, è stato un momento insostituibile di confermazione nella fede, di conforto e aiuto nella vita quotidiana di ciascuno.
Tre giorni intensi di incontri, confronti, incoraggiamento all’ascolto, alla conoscenza e alla meditazione del Vangelo che fortifica.
Le istituzioni presenti sul territorio della parrocchia hanno dato prova di vicinanza e ossequioso rispetto del ruolo e della persona dell’arcivescovo Michele Seccia.
Nella sede della Polizia di Stato, la Questura di Lecce, è stato accolto dal vicario Francesco Triggiani e dal capo di gabinetto Eliana Martella, da molti funzionari e da una nutrita rappresentanza del personale al quale l’arcivescovo ha impartito particolari benedizioni esprimendo, egli, “gratitudine per il servizio svolto al bene comune, alla cittadinanza, con impagabile impegno e professionalità”.
In Camera di Commercio il vescovo è stato ricevuto dal dirigente Angelo Vincenti (in rappresentanza del presidente Mario Vadrucci e del segretario generale Francesco De Giorgio, purtroppo assenti per impegni istituzionali). Parole di elogio sono state espresse dal vescovo sul “senso di responsabilità e di cura dimostrati”, negli anni, dalla “casa delle imprese” nei confronti degli imprenditori, dei lavoratori e, quindi, delle migliaia di famiglie che ad essa fanno capo.
Ennesima dimostrazione, concreta, della vicinanza della Camera di Commercio, alla comunità del Sacro Cuore, è stata la promessa di forniture di generi alimentari a lunga scadenza per le necessità del Punto ristoro parrocchiale.
All’Istituto tecnico e professionale “A. De Pace”, mons. Seccia ha ricevuto ospitalità dalla dirigente scolastica Silvia Madaro Metrangolo, particolarmente commossa e sensibile all’evento, da una rappresentanza dei professori, del personale Ata e da tanti festosi studenti che hanno liberamente scelto di essere presenti. A tutti i ragazzi, il vescovo ha ricordato “l’importanza del progetto formativo in un momento storico di forte fragilità umana esortandoli ad impegnarsi anche con ‘sacrificio’, a sognare il futuro credendo, fortemente, nelle proprie capacità. all’istituzione scuola, la preghiera di educare al rispetto ed al confronto, non meno che alla valorizzazione dei singoli talenti”.
Negli uffici del comune di Lecce (settore economico, finanziario e tributi) il dirigente Pantaleo Isceri, la dott.ssa Donatella Ciampetti, l’assessore Maria Luisa Greco ed il personale in servizio hanno ricevuto benedizioni e ringraziamenti dal pastore, per il ‘modo’ in cui svolgono il loro faticoso compito di quotidiane relazioni con il pubblico. Perché, se è vero che ‘bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare’ è pur vero che “il garbo, la pazienza e la comprensione nelle relazioni con la variegata utenza, con le diverse problematiche dei cittadini, fanno la differenza, rendono migliori”.
Presso la cappella di Via Leuca dedicata alla Venerabile Luigia Mazzotta, in quella stanzetta che per circa un ventennio (1900-1922) costituì la sua umile dimora, gremita dai fedeli e devoti del Gruppo di preghiera parrocchiale “Venerabile Luigia Mazzotta”, Papas Nik Pace ha presentato uno spaccato della sua breve vita, sequela del calvario e della croce del Signore Gesù.
Mons. Michele Seccia ha poi voluto sottolineare le esperienze mistiche vissute dalla Venerabile, assicurando la propria totale disponibilità e manifestando la speranza di veder progredire, fin da subito, il cammino canonico verso la sua beatificazione.
Particolarmente emozionante la celebrazione del sacramento dell'Unzione degli infermi con gli anziani della Casa di riposo “San Vincenzo De’ Paoli”, che lo hanno ricevuto con gioia e serenità in quanto segno visibile di consolazione e speranza.
Non meno commovente l’abbraccio ricevuto dagli ammalati visitati nelle loro case a sostegno delle loro fragilità e solitudini.
Con premura, gentilezza ed amorevole partecipazione, ha accolto le ansie, le incertezze, le domande ed i desideri di adulti, giovani e fanciulli che gli si sono accostati con fiducia ed affetto spronati ad “andare avanti, ad agire” nel rinnovamento della propria vita cristiana, con passione “missionaria” in un cammino sinodale fatto di relazioni e di amore.
La piantumazione dell’ulivo, seguita alla solenne celebrazione eucaristica, ha concluso la Visita Pastorale ed “augurato a ciascuno di produrre frutti di vita eterna”.
I momenti di convivialità̀ condivisa, nei locali dell’Oratorio, hanno rafforzato il senso di appartenenza dei parrocchiani alla comunità e voluto trasmettere la gioia della fede, allietando il caro arcivescovo al quale si esprime profonda gratitudine per il generoso dono fatto alla comunità venendo in Visita Pastorale.