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Da oggi e fino a domenica 16 febbraio, l’arcivescovo Michele Seccia visiterà la comunità parrocchiale di San Guido a Lecce. Con il parroco, don Alessandro Saponaro, entriamo nel cuore della vita comunitaria.

 

 

 

 

Don Alessandro, quale realtà sociale e parrocchiale troverà l’arcivescovo venendo in Visita Pastorale nella tua comunità?

 

La nostra comunità parrocchiale da sempre è impegnata nel sostegno alle tante fragilità del nostro territorio dal sostegno ai ragazzi e ai fanciulli a quello delle tante persone che si rivolgono a noi nella continua richiesta di aiuto e sostegno nella loro vita quotidiana da qui nasce l'esigenza di strutturare sempre in modo più robusto il gruppo della Caritas, “Sguardo amico” unità di strada che in linea con tutti gli sforzi fatti finora continua ad essere un elemento caratterizzante del nostro vissuto Cristiano.

 

 

Quali sono i punti forza e le fragilità più evidenti della tua comunità nei tre ambiti di liturgia, catechesi e carità?

 

L'attenzione verso i ragazzi ha portato alla nostra comunità a fondare sin dal primo momento in cui sono diventato parroco di San Guido, il gruppo scout affinché la formazione cristiana si iniziasse a mentalizzare come sganciata dal semplice raggiungimento di un traguardo legato all'espletamento dei sacramenti della comunione della cresima, gli sforzi sono stati tanti ma le soddisfazioni hanno superato le nostre aspettative. La liturgia è sempre stata vissuta con accuratezza, raccoglimento, attenzione, grazie alla presenza del diacono permanente Sandro Gigante, dei ministri straordinari, degli accoliti e di un lettore, infatti, ha sempre avuto assoluta priorità nella scansione temporale dei tempi liturgici. Il coro composto da volontari appassionati e competenti, guidato dal maestro Valerio de Giorgi e da Gina Pinca, che con dedizione lo guidano e lo accompagnano per essere sempre un facilitatore efficace nelle liturgie comunità comunitarie. Nonostante le tante difficoltà del tempo post pandemico la nostra comunità continua ad essere convinta del suo ruolo di testimone del vangelo nel territorio, non mancano le difficoltà e le tante defezioni che si sono venute a creare a causa del Covid-19.

 

 

Che cosa vi attendete dalla Visita Pastorale? Quali sono gli obiettivi da raggiungere a breve e media scadenza?

 

L'augurio e la speranza e che la visita pastorale porti nuove e ancor più forti consapevolezze nella corresponsabilità, tratto distintivo di un laicato radicato e fondato in Cristo.

 

 

 

 

 

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