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La Caritas della diocesi di Lecce dedica l’Avvento di fraternità alla Chiesa di Chisinau in Moldavia.

 

 

 

Il legame tra queste due chiese particolari parte da lontano, si è stretto nel tempo con due sacerdoti leccesi fidei donum, di cui uno, don Cesare Lodeserto, è vicario generale, si è consolidato attraverso progetti comuni, coordinati dalla Fondazione Regina Pacis, ma anche con continui incontri e scambi tra i due pastori. Notevole svolto anche il lavoro di don Massimiliano Mazzotta, l’altro sacerdote leccese, con i bambini provenienti da famiglie povere accolti dalla Fondazione,

Proprio durante la recente visita di mons. Anton Cosa, giunto a Lecce alla guida di una delegazione della sua diocesi, c’è stata la possibilità di presentare al clero e al laicato della Chiesa leccese una serie di iniziative e proposte che potevano contribuire a rafforzare questo già forte legame. L’attenzione si è concentrata sulle attività caritative messe in atto o programmate, sotto la regia di don Cesare, da Ilie Zabica, direttore dalla Fondazione Regina Pacis in Moldavia.

Da quando c’è la Fondazione Regina Pacis – ha detto il suo presidente – c’è stata la possibilità di creare molte attività di carità come la Casa Famiglia, che ha già reintegrato trecentocinquanta ragazzi di strada, o come i Centri di accoglienza per i più poveri gestito insieme con le suore di Madre Teresa, o ancora i percorsi di avviamento al lavoro nel carcere minorile di Goian, o anche le tante mense per i poveri che fino ad oggi ha distribuito fino ad un milione di pasti.”

E sulla situazione di estrema povertà in cui versa la Moldavia ha insistito mons. Cosa: Noi siamo qui non solo per ricambiare la visita di mons Seccia nel 2018 e per ringraziare la Chiesa sorella di Lecce, ma anche per chiedere un aiuto a questa Chiesa sorella perché il nostro popolo abbia la possibilità di restare nella propria terra. Noi vorremmo continuare la nostra opera perché la carità è il segno visibile della presenza dei cattolici in una terra in cui siamo una piccola minoranza. Vogliamo essere – ha detto inoltre il vescovo - più vicini alla nostra gente”.

Lo stesso appello ha lanciato alla “sua” chiesa il vicario generale di Chisinau don Cesare Lodeserto: “La risorsa più grande della nostra missionarietà in Moldavia viene dalla Chiesa di Lecce a cui noi ci affidiamo!

E la Chiesa di Lecce ha risposto prontamente all’appello lanciato nelle giornate leccesi attraverso la Caritas diocesana leccese che ha pensato ad un segno concreto di fraternità. Si tratta di “dedicare” la generosità e la carità dell’Avvento di fraternità a favore della Chiesa gemella. Il tema: La Chiesa di Lecce sostiene la Chiesa di Chisinau, chiama tutti a destarsi dal sonno e comunica chiaramente un impegno di supporto che le due Chiese vogliono costruire, anche alla luce di quanto scrive San Paolo ai cristiani di Roma: La notte è avanzata, il giorno è vicino. Gettiamo via perciò le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce.

 

 

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