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La Banca credito cooperativo (Bcc) di Leverano ha risposto fattivamente all’appello che mons. Michele Seccia ha lanciato attraverso la Caritas diocesana per un intervento che affronti la grande emergenza culturale che nel triste periodo che si sta affrontando sta emergendo sempre più.

 

 

Il pensiero dell’arcivescovo si è rivolto alle famiglie che non hanno la possibilità di garantire una formazione costante per mancanza di strumenti idonei alla didattica a distanza (Dad). La risposta della Bcc di Leverano è stata tempestiva consegnando un importo che ha permesso l’acquisto e la consegna di 5 notebook e 5 tablet da parte di Asis Informatica, azienda che si occupa di supporto tecnologico e informatico per pubbliche amministrazioni, scuole e piccole e medie imprese.

Gli strumenti sono stati consegnati questa mattina all’arcivescovo di Lecce alla presenza del direttore della Caritas diocesana, don Nicola Macculi, dal presidente della Bcc di Leverano, Lorenzo Zecca, e del vice-presidente, Ennio Paladini. Si tratta di un altro tassello di attenzione sociale che l’istituto di credito riserva al territorio.

Degna di nota la Residenza ‘Mai soli’, comprendente una casa di riposo per anziani e un centro diurno per disabili, Interamente realizzata in proprio, grazie agli utili accantonati e non utilizzati dai soci cooperatori, che hanno voluto dotare il territorio di riferimento di una struttura all'avanguardia è gestita dall'associazione Anfass di Leverano, relativamente al centro diurno per disabili, e dalla  cooperativa sociale "Solidarneo" formata da soci della stessa Bcc, per quanto attiene la casa di riposo.

“Chi più della Caritas di Lecce - ha osservato il presidente Zecca - poteva garantire alla nostra banca - sempre attenta a recepire i segnali del disagio sociale - la certezza di essere utili al territorio? Di qui la scelta del consiglio di amministrazione di compiere una scelta con una piccola donazione mirate al sostegno di quelle famiglie che non possono permettersi l’acquisto di strumentazione tecnologica da utilizzare per la didattica a distanza in questo tempo di pandemia”

Mons. Seccia, nel ringraziare per il prezioso dono, ha sottolineato come siano proprio questi i segnali che mostrano la vicinanza alle esigenze delle famiglie. Segnali che la Caritas ha colto e con tempestività ha fatto ribalzare e concretizzare. I notebook e tablet saranno consegnati personalmente dall’arcivescovo ad alcuni parroci della diocesi perché a loro volta li facciano giungere in qualche famiglia della comunità particolarmente bisognosa. 

 

Racconto per immagini di Arturo Caprioli

 

 

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