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Finalmente qualche buona notizia sul fronte Coronavirus: don Massimiliano Mazzotta è fuori pericolo e nelle scorse ore è stato trasferito dal Dea di Lecce al reparto di Pneumologia 3 diretto dal dott. Maurizio Toraldo, nell’ospedale “A. Galateo” di San Cesario di Lecce.

 

 

 

Anche se ancora in qualche ora del giorno si aiuta nella respirazione con l’ossigeno artificiale, le sue condizioni sono nettamente migliorate.

Come si ricorderà (LEGGI QUI), il 52enne sacerdote leccese, missionario Fidei donum in Moldavia al fianco di don Cesare Lodeserto nelle opere di carità della Fondazione Regina Pacis sostenute anche dalla diocesi di Lecce, era giunto nel Salento in gravi condizioni con un volo-ambulanza lo scorso 12 marzo e finalmente, grazie alle cure dei sanitari del Dea, è riuscito a recuperare in appena dieci giorni uno stato di salute che gli ha permesso di avviare a San Cesario la necessaria riabilitazione.

Il contatto tra lui, l’arcivescovo, i confratelli sacerdoti e la comunità diocesana non è mai mancato: nelle parrocchie si è pregato per la sua salute anche durante le 24 Ore per il Signore. Mons. Michele Seccia aveva raccomandato di ricordarlo in quelle giornate davanti all’eucarestia.

Inoltre, da qualche giorno, anche don Max (come lo chiamano in tanti) è tornato a farsi sentire attraverso le chat con don Cesare, gli altri preti e con gli amici, oltre che ovviamente con l’anziano papà e con il resto dei suoi familiari.

Ora avrà bisogno di riprendersi per bene prima di tornare in forma, dopo un meritato periodo di riposo, e di riprendere con entusiasmo il suo generoso ministero sacerdotale.

E intanto dalla Chiesa di Lecce si innalzano al cielo lodi e ringraziamenti per la riacquistata serenità fisica e mentale.

 

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