Il nostro arcivescovo Michele Seccia all’inizio della Quaresima ha pensato di comporre una breve ma significativa preghiera affinché in tutta la diocesi si possa invocare il Signore per la liberazione dalla terribile pandemia che non solo ha generato una vera emergenza sanitaria, ma ha anche prodotto una crisi economica e sociale senza precedenti.
A un anno di distanza dalla prima preghiera scritta all'indomani dell’inizio del lockdown di primavera, causato dalla diffusione del virus, il nostro pastore ha voluto comporre un nuovo testo, implorando la liberazione dal contagioso male. Volutamente, il presule ha diffuso la preghiera in occasione dell'inizio della Quaresima, visto che questo tempo costituisce un momento privilegiato per unire alla supplica anche la penitenza, il digiuno e l'elemosina. Nella preghiera, infatti, non si prega soltanto per i contagiati in terapia intensiva e per il personale sanitario ma anche per tutte quelle famiglie che vivono con maggiore gravità gli effetti della crisi economica
L'arcivescovo ha predisposto la distribuzione dell'immaginetta recante la sua preghiera in tutte le parrocchie e le scuole cattoliche in modo da raggiungere ogni famiglia. Infine, ha chiesto ai sacerdoti che la preghiera venga recitata con i fedeli al termine di ogni celebrazione e incontro, auspicando che l'invocazione corale ottenga il desiderato sollievo dal terribile male.