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Era l’8 marzo quando in ossequio alle normative civili ed ecclesiastiche si iniziava a celebrare l’Eucaristia senza la partecipazione del popolo a motivo del diffondersi della pandemia dovuta al contagio da Covid-19.

 

 

Da quel giorno, spronati dall’arcivescovo Michele Seccia tutti i sacerdoti hanno messo in campo la loro inventiva per cercare di entrare nelle case dei propri fedeli e così portare l’annunzio del vangelo di speranza, aiutati dai moderni mezzi di comunicazione e quotidianamente accompagnati anche da Portalecce e Telerama.

Lo stesso pastore per lenire il disagio di tanti uomini e donne di buona volontà che si sono sempre nutriti della partecipazione alla messa feriale e festiva chiedeva che almeno le chiese potessero restare aperte per permettere a quanti erano desiderosi di farlo di poter pregare in modo sereno.

A distanza di due mesi, a partire da lunedì 18 maggio, con un protocollo d’intesa firmato dal Governo e dalla Conferenza episcopale italiana, si è tornati a respirare una celata normalità, con il ritorno tra gli scanni delle parrocchie del popolo santo di Dio.

Scrive l’arcivescovo di Lecce nel decreto trasmesso ai sacerdoti in data 15 maggio 2020: “la possibilità di poter celebrare la santa messa con la presenza dei fedeli ci fa ben sperare per il futuro, ma ci induce anche ad avere una maggiore attenzione e un maggior senso di responsabilità nel fare in modo che siano osservate tutte le indicazioni che, come sapete, saranno riferite a tutte le celebrazioni feriali e festive”.

Con grande senso di appartenenza ed in ottemperanza a quanto su esposto, ogni presbitero, responsabile della comunità che è chiamato a servire, ha avuto cura di calcolare il numero massimo dei partecipanti ad ogni celebrazione tenendo conto della distanza di almeno 1 metro da osservare (avanti, dietro e ai lati) e di predisporre i posti a sedere con apposito segna banco.

Ecco che, per esempio, le parrocchie dell'unità pastorale del centro storico possono contare in totale 346 posti (Cattedrale 152 posti, Santa Croce 124 posti, San Matteo 70 posti)

Attraverso l’ausilio di volontari, si fa presente che prima di accomodarsi in chiesa è importante procedere alla igienizzazione delle mani attraverso gel posti in apposite colonnine-dispenser situate all’ingresso di ogni chiesa nella quale si accede muniti di mascherina, se non si presenta temperatura pari a 37,5°, se non si è sottoposti a quarantena e se non si hanno i classici sintomi da Coronavirus.

Per ciò che concerne la concreta celebrazione eucaristica, la questua non viene fatta all’interno della messa, ma sarà compito del parroco individuare modalità differenti perché questo gesto sia partecipativo delle esigenze dei poveri e della stessa comunità; si continua ad omettere lo scambio della pace; si riceve la comunione solo sul palmo della mano avendo cura che presbiteri e fedeli abbiano disinfettato le mani e mantengano le distanze di cui si fa menzione in ogni protocollo.

In questo clima di lenta e prudente ripresa, si concede, nondimeno, la facoltà di celebrare tutti i sacramenti solo se sussistono le condizioni igienico-sanitarie previste dalla normativa.

Conclude Seccia: “lentamente iniziamo a vedere la luce, con prudenza speriamo di poter superare la fase più critica della pandemia il più presto possibile, intanto ringraziamo il Signore per questo nuovo passo che ci prepariamo a vivere come Chiesa di Lecce, con la certezza che presto torneremo a vivere, camminando insieme, più forti che mai”.

ALCUNE PARROCCHIE DELLA CITTÀ…

  • Santa Maria Assunta nella Cattedrale 152 posti
  • Santa Croce 124 posti
  • Santa Maria della Luce in San Matteo 70 posti
  • Cuore Immacolato di Maria 60 posti
  • San Cataldo 30 posti
  • Cappella dell’Ascensione c/o Ospedale Vito Fazzi 35 posti
  • San Giovanni Battista 82 posti
  • Parrocchia San Massimiliano M. Kolbe 200 posti
  • Parrocchia San Giovanni M. Vianney 87 posti
  • Parrocchia San Lazzaro 75 posti
  • Parrocchia Sant’Antonio di Padova 100 posti
  • Parrocchia Santa Lucia 150 posti
  • Parrocchia San Bernardino Realino 82 posti
  • Parrocchia Mater Ecclesiae Castromediano 90 posti
  • Parrocchia San Filippo Smaldone 112 posti
  • Parrocchia Santa Maria della Porta 115 posti
  • Parrocchia San Vincenzo de’ Paoli 80 posti (100 se si celebra all’aperto)
  • Parrocchia Santa Maria della Pace 70

 

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