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A conclusione del Mese missionario straordinario due notizie confermano l’impegno dell’arcidiocesi di Lecce nella cooperazione missionaria: la nomina di don Antonio Sozzo alla funzione di Vicario giudiziale della diocesi di Chisinau e la partenza a gennaio di tre giovani della Chiesa di Lecce che svolgeranno il servizio civile in Moldavia, presso la Fondazione Regina Pacis, in collaborazione con il Movimento Cristiano Lavoratori.

Domani 2 novembre verrà firmato, presso l’episcopio di Lecce, l’accordo di collaborazione tra le due diocesi, che prevede la presenza in Moldavia di don Antonio Sozzo, che svolgerà la funzione di Vicario giudiziale. All’incontro parteciperanno l’arcivescovo Michele Seccia e mons. Cesare Lodeserto, vicario generale della diocesi di Chisinau, missionario “fidei donum” in Moldavia, insieme con don Massimiliano Mazzotta.

L’accordo prevede che don Antonio Sozzo, pur continuando a svolgere il ministero di parroco ad Arnesano, presieda le attività del Tribunale ecclesiastico moldavo, recandosi a Chisinau alcune volte l’anno, dove si occuperà di processi di nullità matrimoniale, oltre a cause di accertamento di delitti e procedimenti inerenti domande di remissione dallo stato clericale.

Il un suo messaggio:”La ringrazio - è il messaggio del vescovo di Chisinau, mons. Anton Cosa, all’arcivescovo di Lecce - per aver offerto alla Chiesa di Chisinau con la stessa grande generosità che l'ha già contradistinta in passato, questo ultimo speciale sacerdote “fidei donum”, finalizzato ad aiutarci ancora meglio nella attuazione di quanto Papa Francesco chiede nell’Amoris Laetitia, cioè un’attenzione maggiore ai fedeli che si appellano al giudizio della Chiesa”.

Nel mese di gennaio, ed è la seconda bella notizia, partiranno per la Moldavia tre giovani leccesi ed impegnati nella vita ecclesiale, i quali svolgeranno il servizio civile presso le opere della Fondazione Regina Pacis. Questi giovani sono stati selezionati dal Movimento Cristiano Lavoratori, molto presente in Moldavia con attività di patronato e sociali.

Il Mese missionario straordinario si chiude, dunque, a Lecce con due successi importanti, che riflettono quanto mons. Michele Seccia ha richiamato nella sua ultima Lettera pastorale, riferendosi alla Moldavia: “È un avamposto che vuol essere piccolo seme, una luce nuova che indica la strada da percorrere per rispondere all’invito di andare ad annunciare il Vangelo ad ogni creatura”.

 

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