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Qualche sera fa nel salone parrocchiale di San Giovanni Battista in Lecce si è tenuto il primo raduno con i priori, commissari e padri spirituali delle confraternite della diocesi, dove è stato presentata l’equipe che costituisce l’Ufficio diocesano delle confraternite.

 

Voluto dal vescovo, è un organismo diocesano mediante il quale esercita la sua guida pastorale e formativa sulle confraternite, tenute ad operare in spirito di cooperazione, comunione e corresponsabilità ecclesiale, ed è affiancato da un delegato che ne è responsabile e quest’ultimo può avvalersi della collaborazione di ulteriori laici, in spirito di volontariato.

Ecco allora i nomi: mons. Gino Scardino, delegato arcivescovile, don Mino Arnesano, vice delegato. I laici ad affiancarli in questo ufficio sono quattro rappresentanti delle vicarie della diocesi, Loredana De Benedetto per Lecce, Niceta Corvino per la vicaria di Vernole, Salvatore Quarta per quella di Monteroni e Santo Mazzotta per la vicaria di Squinzano.

Durante l’incontro, dopo un breve momento di spiritualità, è stato presentato lo Statuto e le principali tematiche e le finalità di appartenenza per avere un’attività sempre viva delle confraternite nel tessuto sociale in cui dovrebbero operare partendo sempre dal “fil rouge” di una partecipe formazione cristiana in ambito liturgico con catechesi e testimonianze.

L’aspetto dell’animazione del culto della pietà popolare, che talvolta è sinonimo di cultura e identità territoriale e perciò l’invito  a essere parte attiva nella vita parrocchiale e diocesana accompagnata dal sostegno reciproco e solidale tra confratenite per garantire, inoltre,  servizi di volontariato e alimentare l’assetto caratterizzante dal punto di vista storico, cioè una testimonianza di carità tra cui quello di dare adito alla speranza con la degna  sepoltura e con i suffragi che non deve far sì che le confraternite si trasformino in “agenzie funebri”.

 

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