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La Chiesa di Lecce e quella di Chisinau si sono preparate a vivere insieme la Giornata missionaria mondiale, che si celebrerà domani, in questo anno giubilare, vivendo un’intensa Veglia di preghiera per suggellare i venticinque anni di amicizia e collaborazione tra le due comunità diocesane. 

 

 

La Veglia è stata trasmessa in diretta da Portalecce e Tele Dehon (GUARDA).

Un Giubileo nel Giubileo vissuto con il motto indicato dal Santo Padre: “Missionari di speranza tra le genti”.

Tanti i simboli e i segni che hanno caratterizzato la serata organizzata dal Centro missionario diocesano, diretto dal diacono Vinicio Russo. Tanti anche i volti delle realtà missionarie che hanno preso parte alla preghiera presieduta dall’arcivescovo Angelo Raffaele Panzetta, alla presenza di mons. Anton Cosa, vescovo di Chisinau, giunto a Lecce con una delegazione della Moldavia, composta dal leccese don Cesare Lodeserto e da Ilie Zabica, rispettivamente presidente e direttore della Fondazione Regina Pacis.

Una sfilata di laici e consacrati, impegnati nei vari ambiti di vita missionaria, provenienti da più parti dei cinque continenti e che svolgono la loro missione quotidiana nella diocesi leccese, che hanno portato all’altare diversi segni, a simboleggiare l’unità dei cristiani in tutto il mondo.

La sfilata ha preceduto la testimonianza di mons. Cosa che ha così esordito (IL TESTO INTEGRALE): “Voglio condividere con voi la passione del pastore, cioè la gioia di essere al servizio di una piccola comunità ecclesiale, collocata nel grande contesto della ex Unione Sovietica, con tutti i problemi che voi ben conoscete. Questa piccola comunità di credenti ha una storia che va molto lontano, fatta di vescovi e sacerdoti che nonostante le difficoltà del tempo non hanno mai smesso di annunciare il Vangelo e donare ai fedeli la speranza che deriva dall’incontro con Gesù”.

“È stato fatto un cammino, non senza difficoltà - ha proseguito il presule - ma nella piena consapevolezza di dover tracciare un percorso unendo la storia del passato, fatta di uomini e donne che hanno sofferto per conservare la fede e le nuove generazioni, che hanno bisogno di entrare profondamente nel cammino evangelico”.

Mons. Cosa ha poi ricordato l’esordio del gemellaggio tra le due comunità, con l’invio da parte di mons. Ruppi di don Cesare in Moldavia e con la nascita della Fondazione Regina Pacis: “Venticinque anni di storia, ma soprattutto venticinque anni durante i quali bambini, donne, giovani, hanno ritrovato la speranza nella loro vita. Tutti insieme si cammina, con un solo obiettivo, che è quello dell’amore verso gli ultimi del mondo”.

Al termine della serata il saluto alla comunità di mons. Panzetta che così si è espresso: “Intendo veramente esprimere la gratitudine profonda per quello che abbiamo vissuto. Abbiamo pregato, abbiamo evocato il Signore perché i missionari, e quindi tutti i battezzati, riscoprano la bellezza di portare la speranza nel mondo. Abbiamo riflettuto sulla nostra responsabilità missionaria. Abbiamo reso lode a Dio per venticinque anni di collaborazione tra due Chiese”.

“Quello che abbiamo ascoltato nel Vangelo, io l'ho visto realizzato nel mistero della vostra Chiesa - ha concluso mons. Panzetta - perché, un piccolo seme che, piantato nella terra, nel cuore dell'Europa, sta portando frutti importanti di grazia, di conversione e di salvezza. Porto nel cuore la consapevolezza bella, di una Chiesa impegnata nell'annuncio, con preti e laici che, con eroismo umile, portano avanti l'annuncio del Vangelo”. 

Oggi 18 ottobre, appuntamento a Torchiarolo. In chiesa madre alle 19, don Antonio De Nanni e la comunità parrocchiale ospitano la solenne concelebrazione presieduta dal vescovo di Chişinau, concelebrano gli arcivescovi  Panzetta e Seccia. A seguire, alle 20, in Piazza Castello, la Festa missionaria con degustazione di prodotti italo-balcanici, mercatini equo-solidali e l’esibizione di talenti locali. Con un ospite a sorpresa.

Domani 19 ottobre, poi, in occasione della Giornata di preghiera per le missioni toccherà alla comunità di Cavallino guidata dal parroco don Alberto Taurino accogliere la delegazione giunta dalla Moldavia: dopo i saluti istituzionali, si terrà alle 10.15 la celebrazione dell’Eucaristia presieduta da mons. Coşa.

 

 

Photogallery di Arturo Caprioli.

 

 

 

 

 

 

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