È tutto pronto ormai per la tanto attesa peregrinatio orontiana nelle località costiere del territorio della diocesi di Lecce.

Durante il pontificale della solennità dell'Assunzione della Beata Vergine Maria, venerdì 15 agosto, in cattedrale alle 11, l'arcivescovo Angelo Raffaele Panzetta, inaugurerà e benedirà la nuova statua di Sant'Oronzo realizzata ad hoc proprio per essere portata e venerata nelle comunità che nei mesi estivi popolano le marine.
Nel pomeriggio di sabato 16 agosto, don Vito Caputo, parroco della cattedrale, si recherà con la nuova statua a San Cataldo, dove sarà accolto dal parroco don Corrado Serafino nella chiesa parrocchiale. Da qui partirà la processione che attraverserà i luoghi dove il santo leccese accolse San Giusto proveniente da Corinto e ricevette il battesimo dallo stesso. Si passerà dal faro, lì dove è custodita un'edicola votiva che ricorda l'approdo del vescovo San Cataldo, per poi proseguire verso la darsena, dove giungerà la barca con a bordo don Antonio De Nanni, amministratore parrocchiale di Torchiarolo e delle tre marine afferenti il comune del sud brindisino, per partire alla volta di Torre San Gennaro, dove il simulacro giungerà per proseguire processionalmente verso Campo di Mare, marina di San Pietro Vernotico.
Qui sarà accolto da don Benedetto Strumiello e da don Sabino Perillo, rispettivamente parroco e vice parroco della matrice di San Pietro Vernotico, per la santa messa in chiesa alle 20.
La domenica sera, il 17 agosto, alle 18,30, la statua di Sant’Oronzo verrà portata in processione da Campo di Mare a Torre San Gennaro, nella cui piazza, accolto da don Antonio De Nanni, l'arcivescovo Angelo Raffaele Panzetta presiederà la celebrazione eucaristica alle 19,30, inaugurando e benedicendo, al termine della celebrazione, il monumento dedicato al patrono della marina.
Il 18 agosto sarà la volta di Lendinuso. Condizioni del mare permettendo, il simulacro si imbarcherà dal porticciolo di Torre San Gennaro per arrivare a "Lu pizzu te li cuti", in alternativa si partirà alle 18 in processione attraversando Torre San Gennaro, Lido Presepe, per giungere sul Piazzale Storico di Lendinuso, dove alle 20 ci sarà la messa.
L'indomani mattina, 19 agosto, alle 7, la santa messa nella chiesa di Lendinuso e, nel pomeriggio, alle 18, l'imbarco da Torre San Gennaro per raggiungere il porticciolo di Torre Specchiulla a Casalabate, dove sarà accolto da don Alessandro Scevola, don Alessio Seconi e don Emanuel Riezzo, sacerdoti che operano nella marina di Squinzano e Trepuzzi, cui seguirà la processione e la santa messa alle 20, nel centro pastorale Stella Maris.
Il 20 agosto, alle 18:15 il simulacro prenderà il largo dalla darsena di Casalabate per raggiungere la darsena di Frigole, dove sarà accolto dal parroco della marina leccese, don Mario Calogiuri, proseguendo processionalmente verso la chiesa parrocchiale dove, alle 20, ci sarà la messa.
Il 21 agosto, alle 18, la statua partirà dalla darsena di Frigole e raggiungerà il porto di San Foca, dove sarà accolto da don Corrado Buttazzo che, alle 19,30, la santa messa alle 19:30.
Nel pomeriggio del 22 agosto, la statua pellegrina si sposterà in autotrasporto a Torre dell'Orso, accolta dal parroco della marina di Melendugno, don Vittorio Carrozzo. Qui alle 19, sul piazzale della chiesa, l'arcivescovo Panzetta, presiederà l'Eucarestia.
Ultima tappa della peregrinatio sabato 23 agosto. Il simulacro di Sant’Oronzo, nel pomeriggio, ritornerà a San Foca per l'imbarco, alle 18,30, per tornare a San Cataldo, dove. nuovamente accolto da don Corrado Serafino. Alle 20, verrà officiata la messa prefestiva.
Tanto lavoro, tanta partecipazione e un vero e proprio senso di comunità diocesana, ha mostrato già la preparazione di tale evento, dove si sono messi all'opera tante persone che hanno offerto la disponibilità, la loro professionalità e le competenze: sacerdoti, Capitaneria di porto, comitati feste, sindaci e amministrazioni comunali che hanno patrocinato l'evento e concesso le autorizzazioni demaniali marittime, polizia locale e carabinieri, comitati dei porticcioli e delle darsene, volontari e benefattori.
Non si vede l'ora di vivere questo tempo di grazia che il Signore, per mezzo dell'arcivescovo, sta donando a questa porzione costiera della Chiesa di Lecce, che accoglie culture, popoli, religioni, generazioni, turisti, residenti o villeggianti provenienti da ogni parte del mondo.
La “storica” peregrinatio sarà una vera e propria cartolina di fede e cultura, della diocesi, che susciterà gioia e senso di famiglia e comunità.


