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Si è tenuta ieri sera nel giardino di Villa Smaldone a San Cesario di Lecce, la prima Festa missionaria organizzata dal Centro missionario diocesano, diretto dal diacono Vinicio Russo.

 

 

Tanti i momenti che hanno caratterizzato questa serata di festa, nata con l’intento di riunire le varie realtà missionarie della diocesi per celebrare, in un momento di convivialità, testimonianza preghiera e riflessione, la sinodalità missionaria. 

Ad aprire la speciale serata di festa, animata dai canti in lingua del Coro missionario diocesano, la presentazione dei segni-simboli rappresentativi della mondialità: la croce, la Parola, il mappamondo, l’àncora e i cinque ceri che rappresentano i cinque continenti.

Subito dopo, la catechesi tenuta dall’arcivescovo Angelo Raffaele Panzetta, che riflettendo sul brano tratto dagli Atti degli Apostoli (Atti 8,26-40) che ha per protagonisti Filippo e l’eunuco, ha indicato ai presenti importanti linee guida da tenere come capisaldi nel cammino missionario: “il missionario è colui che continua l'opera di Gesù, colui che deve fare esattamente quello che Gesù fa: mettersi accanto alle persone e aiutarle a scoprire il volto di Dio”.

Mons. Panzetta ha poi continuando tracciando un identikit del volto del missionario: “il missionario non è colui che aspetta, è colui che corre avanti. Proprio perché è inviato dallo Spirito, egli va avanti, genera l'occasione dell'incontro. È colui che, come in Risorto, corre avanti, nella speranza di incontrare l’altro. Non è il maestro che sta sulla cattedra a distanza, ma colui che si siede accanto per parlare del Signore, non è colui che indottrina ma è uno che suscita innanzitutto una domanda”.

Sempre basandosi sul brano di Luca, mons. Panzetta ha, infine, suscitato un’importante riflessione: “è quando il cristianesimo viene messo in discussione, nel momento della crisi, che si riaccende il dinamismo della missione. La vita spesso ci porta in diaspora e proprio le diaspore della vita, dolorose, faticose, ma feconde, diventano una grande occasione missionaria”.

Durante l’incontro, ancora uno spazio per le testimonianze per dare spazio ai volti della nostra diocesi che vivono un’esperienza missionaria all’estero, come quella di Padre Carlo Dei Lazzaretti, da sette anni missionario in Messico e del seminarista leccese Francesco Fugazzaro, dallo scorso giugno impegnato in missione in Perù. 

E poi ancora la presentazione delle esperienze che verranno fatte nelle prossime settimane in Moldavia, Albania, in Benin e ad Assisi dai giovani, i volontari, i seminaristi e i sacerdoti che partiranno in missione in rappresentanza della diocesi. Proprio a loro, sono state destinate le coroncine missionarie benedette e consegnate dall’arcivescovo.

Prima del momento di convivio finale la consegna a mons. Panzetta della stola missionaria, come augurio dell’inizio del suo ministero missionario nella diocesi leccese. A conclusione della serata un momento di agape fraterno che ha suggellato la condivisione del gusto missionario, in pieno stile sinodale. 

 

 

Photogallery di Arturo Caprioli.

 

 

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