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“Questa serata è dedicata soprattutto a voi, perché siete parte essenziale della nostra azione, il vostro contributo concreto, costante e spesso silenzioso rende possibile la valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico della nostra terra. Con voi condividiamo una visione di bellezza come bene comune da custodire e trasmettere”.

 

 

 

 

Così il presidente della Fondazione Splendor Fidei, mons. Antonio Montinaro, rivolgendosi ai partner, nella serata di presentazione dei risultati dell'istituzione diocesana, al terzo anno di attività, che si è svolta sabato sera presso la splendida cornice del chiostro dell’antico seminario, in Piazza Duomo a Lecce.

La Fondazione Splendor Fidei nasce dall'iniziativa dell'arcidiocesi di Lecce con l'obiettivo di preservare e valorizzare il patrimonio artistico e culturale della Chiesa locale, della salvaguardia di beni e, quindi, la manutenzione, conservazione, recupero e restauro dell’immenso patrimonio, al fine anche di consentirne la fruizione pubblica. Inoltre, l’organizzazione di attività culturali, artistiche e ricreative di interesse sociale, attività di promozione e diffusione della cultura e delle attività di interesse generale.

A rendere ancora più bella la serata, la presenza degli arcivescovi, Michele Seccia e Angelo Raffaele Panzetta: il primo ha affermato che “una Chiesa che serve, che spera, che cammina nella bellezza racconta con umiltà e fermezza, il vangelo dell’Amore”; il secondo, ha sottolineato come “dentro la bellezza c'è una capacità unica irripetibile di veicolare i valori dei quali il mondo ha estremamente bisogno, come dentro la tradizione cristiana abbiamo dei valori straordinari per quanto riguarda la dignità della persona e la tutela del bene comune, che è la bellezza della fraternità. Tutto questo può essere scritto nei manuali di teologia di antropologia, ma quando è costruito attraverso le pietre questo messaggio ha una capacità universale di parlare a tutti e quindi chi si mette a servizio di questa bellezza che salva il mondo merita attenzione, rispetto e anche onore”.

“L'anno che abbiamo alle spalle - ha spiegato poi Montinaro - è stato intenso e ricco di traguardi importanti. Primo tra tutti il restauro degli ultimi due ordini del campanile della cattedrale in Piazza Duomo, completato a fine marzo scorso, oggi possiamo ammirarlo nuovamente nella sua maestosa bellezza e nella voce ritrovata delle sue campane. Poi il restauro dell'altare della Madonna della Luce all'interno della chiesa di San Matteo, intervento delicato e significativo che ha ridato splendore ad un luogo caro alla devozione popolare. Tra gli interventi realizzati va ricordata anche la fornitura di deumidificatori per alcune delle chiese del progetto Leccecclesiae, tra cui la cripta della cattedrale, la chiesa di San Matteo. Proprio in quest'ultimo tempio barocco, grazie al contributo della Cei e al cofinanziamento della Fondazione, è stato avviato anche il restauro dell'antico organo a canne, importante testimonianza della tradizione musicale liturgica della città. In ultimo, ma tra tutti il progetto più impegnativo e ambizioso, il restauro delle facciate della cattedrale: grazie al finanziamento di 3 milioni e 200mila euro ottenuto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e con il cofinanziamento di € 800mila euro assicurato dalla Fondazione, si potrà restituire dignità e bellezza al monumento simbolo della nostra fede”.

La Fondazione ha inoltre proseguito nel sostegno alle iniziative culturali ed educative promosse dall'Arma dei Carabinieri e dalla Guardia di Finanza, in particolare quelle rivolte agli studenti, con l'obiettivo di diffondere tra i giovani la cultura della legalità, come è stato l'incontro con Giampietro Ghidini, padre di Emanuele, vittima della droga, che ha condiviso con gli studenti una testimonianza intensa e commovente, capace di lasciare un segno profondo (LEGGI QUI).

Subito dopo, come "impegno per la bellezza", a ciascuno dei partner è stata consegnata una pergamena che codifica il comune impegno e la mission della Fondazione.

Infine il maestro Raffaele Casarano, ideatore e direttore artistico del Locomotive Jazz Festival, giunto alla XX edizione, ha presentato l’atteso ospite della serata: il cantautore che ha fatto sognare, ballare e innamorare diverse generazioni, Raffaele Riefoli, in arte Raf, reduce del successo del tour nei club “Self Control 40th Anniversary”, che si è esibito portando i presenti in un viaggio musicale tra i suoi successi come “Sei la più bella del mondo”, “Il battito animale”, “Cosa resterà degli anni ‘80”, “Ti pretendo”, “Infinito”, “Stai con me, non è mai un errore” e i brani più recenti.

Ma non è tutto, un'ulteriore sorpresa ha reso ancor più speciale la serata-evento, la presenza di un ospite di eccezione, il cantante Gianni Morandi, in questi giorni di vacanza tra le bellezze del Salento insieme alla moglie Anna, che salendo sul palco, con Raf ha duettato in “Si può dare di più” (GUARDA), un modo per incoraggiare chi, ogni giorno, sceglie di vivere la bellezza per testimoniare l’amore di Dio attraverso la luce dell’arte e delle relazioni.

 

Photogallery di Physis Studio e Paolo Longo

 

 

 

 

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Mi curo di te, la sanità nel Salento. Radio Portalecce