In preparazione alla 62ª Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, che sarà celebrata domenica 11 maggio, la comunità diocesana di Lecce è invitata a raccogliersi in un intenso momento di preghiera e adorazione eucaristica, domanì 7 maggio alle 17, presso la parrocchia San Giovanni Battista.
A presiedere l’incontro sarà l’arcivescovo coadiutore Angelo Panzetta. L’iniziativa si inserisce nel solco di quella rete silenziosa e fedele che da anni accompagna la vita della Chiesa leccese: il Monastero Invisibile, nato per volontà del compianto arcivescovo Cosmo Francesco Ruppi, oggi animato dalla Rete mondiale di preghiera per il Papa e sostenuto da tante persone che, mese dopo mese, dedicano un’ora del proprio tempo per intercedere per le vocazioni. È un gesto semplice ma potente, che unisce giovani e anziani, famiglie e consacrati, in un’unica supplica: che il Signore continui a chiamare e che non manchino uomini e donne pronti a rispondere.
Il momento di adorazione di domani sarà un’occasione privilegiata per mettersi in ascolto di quella voce sottile che chiama ciascuno a una missione unica e irripetibile. Come ricordava San Giovanni Paolo II, «pregare per le vocazioni […] è un’umile professione di fede: la Chiesa riconosce che esse sono un dono di Dio e, come tali, sono da invocare con una supplica incessante e fiduciosa» (Pastores dabo vobis, n. 38).
Anche Papa Francesco, nel messaggio per la Giornata di quest’anno, aveva invitato tutti ad alzarsi, a uscire dall’indifferenza e a diventare “pellegrini di speranza e artefici di pace”. Le vocazioni - al sacerdozio, alla vita consacrata, al matrimonio o al laicato vissuto nel mondo - sono, infatti, la forma concreta con cui ciascuno è chiamato a dare corpo all’amore ricevuto.
La Chiesa di Lecce, dunque, si prepara a vivere questo tempo come un'opportunità per ravvivare la coscienza vocazionale di ogni battezzato. L’invito è rivolto a tutti: a chi ha già detto il suo “sì”, a chi è ancora in ricerca, e a chi, semplicemente, desidera sostenere con la preghiera chi si interroga sul proprio futuro.
L’appuntamento di domani a San Giovanni Battista, con la guida orante di mons. Panzetta, sarà un segno visibile della comunione ecclesiale e della speranza che la Chiesa pone nella preghiera come via per discernere e accompagnare ogni vocazione.