La Chiesa di Lecce oggi vivrà uno tra i momenti più solenni e più significativi dell’Anno liturgico: la Messa del Crisma. La cattedrale sarà il luogo privilegiato per celebrare la comunione del presbiterio col pastore.
Alle 18 i sacerdoti e i diaconi si ritroveranno nella chiesa di Santa Teresa e dopo il canto del vespro con i due arcivescovi, si avvieranno in processione verso Piazza Duomo per l’inizio della solenne liturgia. A partire dalle 18,30, la celebrazione verrà trasmessa in diretta sulla pagina Fb di Portalecce e su Telerama (ch 15): regia di Paolo Longo, commento liturgico di Francesco Capoccia, coordinamento di don Emanuele Tramacere.
La Messa del Crisma, che ogni vescovo concelebra con i presbiteri e durante la quale benedice il Sacro Crisma e gli altri olii, è considerata una delle principali manifestazioni della pienezza del sacerdozio del vescovo e un segno della stretta unità con i presbiteri. Essa è manifestazione della Chiesa, corpo di Cristo, che nei vari ministeri e carismi esprime, per la grazia dello Spirito, i doni nuziali di Cristo alla sua sposa pellegrina nel mondo.
Questa Messa, dunque, assume i caratteri di una vera festa del sacerdozio ministeriale all’interno di tutto il popolo sacerdotale e orienta l’attenzione verso il Cristo, il cui nome significa “consacrato per mezzo dell’unzione”. Non è un caso che durante questa celebrazione tutti i vescovi e i presbiteri rinnovano le promesse fatte per la prima volta nel giorno dell’ordinazione sacerdotale.
A questo momento suggestivo che conferma la fedeltà dei sacerdoti a Cristo e alla Chiesa si svolgerà la benedizione degli olii. L’olio, come l’aria, l’acqua, la luce, appartiene a quelle realtà elementari del cosmo che meglio esprimono i doni di Dio creatore, redentore e santificatore; è sostanza terapeutica, aromatica e conviviale: medica le ferite, profuma le membra, allieta la mensa. Questa natura dell’olio è assunta nel simbolismo biblico-liturgico ed è caricata di un particolare valore per esprimere l’unzione dello Spirito che risana, illumina, conforta, consacra e permea di doni e di carismi tutto il corpo della Chiesa.
Il rito della benedizione degli oli, inserito in questa celebrazione eucaristica, dopo l’omelia e la rinnovazione delle promesse sacerdotali, sottolinea pure il mistero della Chiesa come sacramento del Cristo, che santifica ogni realtà e situazione di vita.
Ecco perché, insieme al crisma, sono benedetti anche l’olio dei catecumeni per quanti lottano per vincere lo spirito del male in vista degli impegni del Battesimo e l’olio degli infermi per l’unzione sacramentale di coloro che nella malattia compiono in sé ciò che manca alla passione redentrice del Cristo. Così dal Capo si diffonde in tutte le membra della Chiesa e si espande nel mondo il buon odore di Cristo.