Anche nella Chiesa di Lecce, nella cattedrale e in alcune chiese parrocchiali, fra una settimana, i prossimi 28 e 29 marzo sarà possibile vivere le 24 ore per il Signore. Nei prossimi giorni Portalecce pubblicherà la mappa delle chiese aperte vicaria per vicaria.
Nel frattempo, l’Ufficio liturgico diocesano, guidato da don Mattia Murra, sta preparando il sussidio che accompagnerà la preghiera comunitaria davanti all’Eucarestia solennemente esposta.
Com’è noto, Papa Francesco ha scelto per la XII edizione delle 24 ore per il Signore un motto particolarmente significativo in quest’anno del Giubileo: «Sei tu la mia speranza» (Sal 71,5). Nelle parole del Salmista si sente risuonare la certezza che deve abitare il cuore di ogni credente nel Dio di Gesù Cristo e che viene bene esplicitata dall’Apostolo: “Cristo Gesù, nostra speranza” (1 Tm 1,1). È l’amore di Dio a far nascere la speranza attraverso la grazia del perdono e della misericordia. Il perdono, infatti, è il segno dell’amore, il suo culmine, perché viene offerto a ciascuno come dono gratuito che permette di vivere una vita nuova, “misericordiata”, come afferma Papa Francesco.
Le 24 ore per il Signore testimoniano proprio questo. Lo scopo dell’evento è rimettere al centro della vita della pastorale della Chiesa, quindi delle comunità, delle parrocchie, di tutte le realtà ecclesiali, il sacramento della riconciliazione.
Nella serata di venerdì 28 marzo e durante l’intera giornata di sabato 29 marzo, nelle chiese parrocchiali che aderiranno all’iniziativa del Papa, nel corso dell’adorazione eucaristica, sarà possibile accedere alle confessioni. L’evento avrà inizio venerdì sera con la Liturgia della Parola di taglio penitenziale e si concluderà con la celebrazione della messa festiva del sabato pomeriggio.
Come annunciato in una lettera dell’arcivescovo Michele Seccia lo scorso 22 febbraio, alla vigilia della Quaresima, nella quale (LEGGI) ha fissato alcuni appuntamenti importanti programmati per i prossimi mesi, per speciale concessione della Penitenzieria Apostolica, solo nelle giornate del 28 e 29 marzo, nelle chiese in cui si vivranno le 24 ore per il Signore, sarà possibile ottenere l’indulgenza plenaria giubilare alle solite condizioni (LE NUOVE NORME), ovvero: la purificazione attraverso il sacramento della penitenza; il sostegno della Santa Comunione; la preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre. Inoltre, un pellegrinaggio a un luogo sacro, ad almeno una delle quattro Basiliche Papali Maggiori o verso qualsiasi luogo sacro giubilare: nella diocesi di Lecce, l’unica chiesa giubilare è la cattedrale (LEGGI). Oppure qualche opera di misericordia o penitenza. L’indulgenza, infine, si può applicare anche alle anime del Purgatorio.