0
0
0
s2sdefault

La vita è bella quando la sua narrazione è colma di verbi transitivi che portano all’altro, attraverso l’incontro fruttuoso con l’Altro.

 

 

Abitare la vita è gioire con chi gioisce e soffrire con chi soffre. Il rapporto empatico con chi ci vive accanto dona sapore alla quotidianità, l’empatia è il sale della vita!

Il quinto incontro con il metodo Writing and reading workshop (WRW) ha guidato il percorso formativo del laboratorio di scrittura creativa con una particolare attenzione alla gioia di vivere. Il percorso autobiografico ha bisogno di nutrirsi delle relazioni che lasciano un seme e portano frutto col tempo, nella storia di ciascuno. Giovedì scorso i seminaristi si sono lasciato guidare da una richiesta “provocatoria”: racconta una pagina della tua vita in cui hai pensato: “così è bello vivere”!

Michele scrive: «Essere amanti della vita non è facile per tutti. Sono molti coloro che non si ritengono soddisfatti della propria esistenza. Io sono soddisfatto della mia! In molti, soprattutto coetanei, mi domandano come possa piacermi lo stile di vita “da seminarista”. Non riesco a spiegarlo bene, perché è qualcosa di profondo, è uno stile che mi fa sentire completo, è il motivo per il quale posso affermare con certezza: “così è bello vivere”! L’esperienza del seminario diocesano mi rende felice e mi apre al mondo con uno sguardo differente, completo».

Francesco è ancora più chiaro e diretto: «Nell’alternarsi di gioia e dolore, speranza e disperazione, sorriso e pianto, non sempre si trova la giusta occasione per affermare: “così è bello vivere”! Ma, quando si ha la certezza di avere un “posto” nel mondo in cui si è circondati dai colori della vita (che non sono solo bianco e nero) allora è bello vivere. Soprattutto quando si incontrano persone che non indossano maschere e rendono la mia vita un pianeta-paese che apre alle meraviglie della vita».

Proseguendo con le riflessioni, colpiscono anche le parole di Matteo che afferma: «Amare la vita è un grande progetto, nonostante gli sforzi che ci richiedere per viverla appieno. “È bello vivere” in presenza della gioia familiare, nella condivisione degli affetti e delle speranze. La famiglia è per me il luogo in cui “è bello vivere”, e in cui gusto la grande libertà di amare la vita».

Infine, Emanuele ci riporta alla realtà ordinaria confermando quanto scritto da Matteo e rilanciando: «Il muro dell’abitudine non ci consente di vivere quello che vorremmo. Sembra essere davvero invalicabile e ci nega la possibilità di stupirci di fronte alla bellezza delle relazioni. L’amore che ci viene dalle relazioni familiari -e per me soprattutto il ricordo della nonna- costituisce il carburante per perdurare nel cammino della vita come una fiamma che non si estingue».

La vita è bella perché ci offre la possibilità di conoscere e conoscersi. Si cresce, si ama, si gioisce e si soffre: tutto fa parte della vita; ogni sitante riempie la nostra esistenza di luce che dipana le tenebre. Amare la vita è un grande progetto… che si può raccontare, per raccontar-si!

 

Forum Famiglie Puglia