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Le ultime decisioni della Russia di Putin che riguardano la mobilitazione per arruolare soldati nell’esercito e la prossima annessione definitiva al territorio sovietico dei territori occupati in Ucraina, destano grandi timori alla vicina Moldavia.

 

 

Dinanzi a tali situazioni le autorità moldava hanno assunto alcune decisioni significative ed urgenti: rinforzare l’armamento dell’esercito, avviare la dotazione di una parte della popolazione dei medicinali per contenere il contagio delle radiazioni nucleari, dichiarare reato l’eventuale arruolamento di cittadini moldavi all’interno delle forze militari russe.

L’evoluzione nucleare sarebbe una follia che la Moldavia per prima subirebbe. Le centrali nucleari ucraine e soprattutto quelle compromesse dalla guerra sono a poche centinaia di chilometri. Le autorità moldave stanno valutando in modo concreto le misure per un eventuale incidente nucleare, ma ci vuole tempo, organizzazione, formazione per la prevenzione e tutela, e soprattutto denaro.

La missione della Chiesa di Lecce è sempre impegnata nelle diverse attività, oltre all'accoglienza ed assistenza dei rifugiati. Domani 1° ottobre la Fondazione Regina Pacis attiverà un ulteriore centro di assistenza con la presenza di medici, psicologi e mediatori per l’integrazione di cittadini ucraini in Moldavia ed Europa. Ma l’incertezza per il futuro domina!

 

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