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Nel pomeriggio di venerdì 20 maggio si è svolto in cattedrale il Giubileo dei giuristi, un appuntamento nel quadro dell’Anno Giubilare Oronziano, rivolto agli operatori del diritto.

 

 

 

Accolti dall’arcivescovo Michele Seccia e da don Michele Giannone, coordinatore degli eventi giubilari, si sono ritrovati in episcopio, nell’antico salone del trono, avvocati e magistrati per un momento di riflessione sul significato del Giubileo dedicato ai 2000 anni dalla nascita di Sant’Oronzo.

Al termine, i partecipanti hanno sostato in preghiera davanti alla Porta Santa della cattedrale per poi attraversarla in segno concreto di pellegrinaggio. La santa messa è stata celebrata da mons. Vincenzo Viva, vescovo di Albano, teologo moralista ed esperto di bioetica.

Il presule, originario di Copertino, nella sua intensa omelia ha sottolineato il legame forte che esiste tra diritto e morale e che nell’applicazione concreta delle norme mai deve essere smarrito il fondamento del diritto che è la tutela della persona, soprattutto dei deboli, citando in proposito le chiare parole di Papa Francesco contro la “società dello scarto”: i malati, gli anziani, i nascituri, i poveri. Ed ha concluso ricordando l’antico brocardo ius quia iustum: il diritto è tale soltanto se è fondato sulla giustizia.

 

 

 

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