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Comunque finirà il campionato europeo di calcio 2020, una cosa è certa: ci ha fatto ritrovare il senso di nazione.

 

 

 

In un momento di rinascita, dopo la pandemia da Covid 19, che tuttavia ancora imperversa, seguire la Nazionale di calcio ci ha fatto sentire tutti più vicini e, perché no, anche più buoni.

È incredibile come, nel mentre il Paese riparte, gli Azzurri, con la loro determinazione, abbiano fatto comprendere a tutti quanto sia importante fare “squadra”.

Di questo il Paese ha bisogno, in ogni momento e in ogni contesto della nostra vita.

Si dirà che questo è un sogno e anche che la squadra di calcio italiana, esclusa dagli ultimi Mondiali, poteva solo sognare di giungere in finale in questo campionato europeo.

Non dimentichiamo che, in ogni ambito ciò che ora è realtà, un tempo è stato un sogno! Credere in quel che si fa porta a superare ostacoli che, a prima vista, appaiono insuperabili.

È bello anche pensare che la partita finale della nostra Nazionale sarà vista dai più in compagnia, per riaffermare i sentimenti di amicizia e condivisione che, per troppi mesi, abbiamo dovuto reprimere.

Si vedrà insieme senza differenze di età o di classi sociali: si vedrà tra Italiani. Il nostro Paese non ha una grande tradizione di nazione; eppure, quando sentiamo il canto degli Italiani, prima dell’inizio di ogni partita, tutti ci sentiamo più vicini e tutti proviamo un moto del cuore.

Anche la presenza del pubblico negli stadi (anche se solo parzialmente pieni), dopo due anni di vuoto assordante, ci dona un sentimento di gioia e di profonda speranza.

Con un paragone un po’ ardito, qualcuno ha provato ad avvicinare il ct della Nazionale, Roberto Mancini, al presidente del consiglio Mario Draghi: da loro ci aspettiamo miracoli.

È importante sperare che il nostro talento venga riconosciuto, nel calcio come in politica e forse l’accostamento potrebbe anche avere un minimo fondamento, nella prospettiva che sembra aprirsi avanti a noi.

Questi Europei di calcio, quindi, sono ben altro che un torneo tra le nazionali del vecchio continente, perché si collocano nel momento della ripartenza, dopo una pandemia che non ha precedenti.

È bello dunque viverli insieme, finalmente abbracciati, e gridare ad una sola voce “Forza Italia”.

Speriamo quindi che il nostro presidente Sergio Mattarella possa innalzare il trofeo della 17^ edizione degli Europei di calcio, domani 11 luglio 2021, nel mitico stadio di Wembley.

In ogni caso, comunque, a ben pensarci avremo vinto, perché ci saremo avvicinati molto ad un sogno. Forza Italia!

 

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