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La società attuale lamenta, oggi più che mai, la scarsità e in molti casi la mancanza di uomini politici ben formati e soprattutto che posseggano quelle virtù naturali e cristiane, indispensabili per svolgere bene il proprio difficile compito al servizio del bene comune.

Un grande esempio di uomo politico che ha lasciato un segno indelebile nella storia, lo troviamo in quei secoli bui del cosiddetto Medioevo, da molti storici ancora oggi considerato, con retaggio illuminista, un periodo di oscurantismo e di superstizione.

È la figura di un sovrano del XIII secolo, purtroppo poco conosciuto ma che vale la pena riscoprire, sia dal punto di vista spirituale che politico, elevato agli onori degli altari non malgrado sia stato re,  ma proprio perchè svolse bene il suo gravoso compito di uomo politico: San Luigi IX Re dei Francesi, (la Chiesa ne fa memoria il 25 agosto),  discendente dalla dinastia dei Capetingi, modello di re saggio, crociato e santo, che in un'epoca come la nostra, a torto potrà essere considerato una figura inattuale, scomoda, politicamente poco corretta.
Nacque il 25 aprile 1214, da Bianca di Castiglia e da Luigi VIII e divenne re nel 1226, a soli 12 anni, subito dopo la prematura scomparsa del padre. 
Nel 1234 sposò Margherita di Provenza, dalla quale ebbe 11 figli, che egli stesso educò secondo i principi cristiani.
Sovrano probo, dallo stile semplice e umile, cercò di vivere con coerenza gli insegnamenti evangelici. Si rivelò un saggio uomo politico sempre pronto a risolvere le contese politiche secondo i princìpi della giustizia e della pace e nello stesso tempo fu abile nel governo degli affari pubblici. 
Durante il suo regno, la Francia conobbe un lungo periodo di pace e di prosperità. Avviò una rigenerazione morale del Paese, punendo per altro ogni sregolatezza, a cominciare dalla bestemmia, con pene così severe che Papa Clemente IV dovette chiedergli di attenuarle. Inoltre cercò di sradicare il duello, i giochi d’azzardo, le case di tolleranza, le ubriachezze e altri mali che avvelenavano l’anima dei sudditi.
Organizzò due crociate in nord Africa, con l'intento di frenare lo strapotere dei seguaci di Maometto.  Morì il 25 agosto 1270 nei pressi di Tunisi, durante la seconda crociata, colpito da una forte dissenteria causata dalla mancanza di acqua potabile.
In conclusione, San Luigi dei Francesi e il suo esempio di buon governo, non può essere relegato e dimenticato nelle nebbie della storia, bensì ricordato,  rivalutato e magari imitato,  anzitutto da coloro che intendono impegnarsi seriamente in politica, affinché illuminati e spronati dal suo esempio, colmino finalmente quel grande vuoto di buoni politici.

 

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