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Per tutti coloro che hanno conosciuto don Tonino Bello o, semplicemente, si sono appassionati al suo messaggio e alla sua straordinaria figura di uomo e di vescovo, quella di oggi, 18 marzo, è una data speciale, da segnare a caratteri cubitali e con la penna rossa sul calendario: il suo compleanno. 

 

 

Insieme ad un’altra data, il 20 aprile, il giorno del suo ritorno al Padre, rappresenta il confine tra questa vita e il mistero dell’eternità. Oggi don Tonino avrebbe compiuto 90 anni: che strano! Già: quant’è strano mettere insieme don Tonino e un numero all’apparenza uguale a tanti altri: 90 ovvero gli anni che avrebbe avuto oggi don Tonino se fosse rimasto in vita. E quanto sembra paradossale, a distanza di trentadue anni, abbinare don Tonino alla malattia, alla fragilità della condizione umana, in altre parole, alla morte. Già: proprio così perché, chi come me ha avuto il dono di conoscere don Tonino e di seguire i suoi passi lungo il percorso del suo ministero di vescovo a Molfetta, non può dimenticare la vitalità della sua persona, la morsa forte e decisa della sua stretta di mano ogni qual volta lo si incontrava e l’emozione che le sue parole provocavano in coloro che lo ascoltavano

 

Per l’occasione sono andato a rivedere un vecchio video (GUARDA) che racconta in modo intenso e drammatico il suo ultimo compleanno: era il 18 marzo 1993. Erano gli ultimi giorni della sua vita. Dopo poco più di un mese la sua vita terrena sarebbe terminata. Confesso che quelle immagini, catturate miracolosamente da un giovane partecipante a quell’evento, creano una profonda tristezza anche se sono cariche di profezia e di speranza. Il vescovo appare provato dalla malattia e il suo volto tradisce il dolore e la lenta ma inesorabile conclusione della sua vita. La sua voce però è ancora forte e ferma. Come nasce questo video? Alcuni giovani della diocesi hanno il desiderio di fargli un regalo inaspettato. Nulla di organizzato ma tutto semplicemente e meravigliosamente improvvisato. Qualcuno porta una chitarra, qualcun altro intona una canzone che tanto piace al vescovo: Freedom e poi ancora Nulla ti turbi. All’inizio i giovani sono pochi, meno di una decina ma il passaparola nella Molfetta di inizio primavera funziona e in pochi minuti diventano decine e poi centinaia e quelle voci che sembrano essere timide e insicure si trasformano in un coro deciso e appassionato. Qualcuno dal balcone del suo appartamento riesce, non si sa come, a collegare una piccola amplificazione, ad allungare un microfono e don Tonino prende la parola e il messaggio è talmente forte ed emozionante che ancora oggi risuona in tutti noi come eco di una profezia senza tempo: 

 

L’augurio che voglio ricambiare questa sera col vostro canto è che le parole rimbalzino su di voi: è un augurio di felicita e chissà e il Signore mi darà ancor la forza e la salute per mettermi non avanti a voi e neppure dietro ma  in mezzo a voi , in mezzo al popolo e cantare insieme e a voi “O Freedom”, Libertà, cantare questo anelito profondo che tutti quanti sentiamo nel cuore, cantarlo in mezzo agli altri giovani che sono logori dalla stanchezza, cantarlo in mezzo alla gente che non ci crede più e in mezzo a tante persone che sono scettiche; libertà da tutti i condizionamenti che ci stringono, libertà per tutti i popoli, per tutti colori che sono costretti dalla fame, dalla solitudine a  vivere una vita a livelli sub umani. Libertà perché tutti i popoli siano felici. Noi dobbiamo essere protagonisti di questo cambiamento di mentalità. Non dobbiamo stancarci, non dobbiamo demordere. Libertà, questo anelito che viene dalle profondità più nascoste del nostro spirito, si rintana negli alveoli più profondi dei nostri polmoni, della nostra vita, nei pori delle nostre mani e del nostro corpo, nell’empito delle nostre vene, che sentiamo battere nel nostro cuore. Come vorrei poterlo cantare insieme con voi in mezzo alla gente, al nostro popolo, alla gente di tutta l’Italia… Non abbiate mai paura di essere carichi di utopie, di queste idealità purissime soprattutto a quelle che si rifanno ai grandi temi della pace, della giustizia e della solidarietà. Oh libertà: vieni a togliermi i ceppi di quei condizionamenti a cui la società di oggi mi sottopone, vieni a darmi quell’ossigeno capace di raddoppiare le mie forze in modo tale che il mondo possa cambiare anche con il nostro impegno… Faccio tanti auguri a tutti voi non tanto di riuscita professionale quanto di possibilità di rapporto con la gente in modo tale che tutti coloro che vi incontrano siano felici e si vantino di essere vostri amici. Grazie per questa manifestazione di affetto. Vorrei scendere e abbracciarvi uno ad uno ma lo faccio con la voce e vi stringo con tantissimo affetto e …vi voglio bene!

 

Auguri caro don Tonino anche se tu ora vivi già in un’altra dimensione, nell’eternità e grazie per tutto ciò che ci hai dato e che continui a darci con il tuo insegnamento e con la tua testimonianza di vita. Freedom, libertà: è il regalo più bello che ci hai donato nella tua breve vita e che noi, tuoi figli spirituali, ci impegniamo a vivere ogni giorno.

 

Forum Famiglie Puglia

 

Mi curo di te, la sanità nel Salento. Radio Portalecce