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Un invito alla fede, a non perdere la speranza, “malgrado i tempi bui che sta attraversando il mondo moderno” e ad abbandonare “le piccole e grandi meschinità che ci rendono più deboli e sottomessi a chi vuole spremere, lucrare, avere il potere”, e a vivere in comunione con gli altri, per gli altri.

 

 

È stato il messaggio del card. Angelo Bagnasco, arcivescovo emerito di Genova e già presidente della Cei, ieri a Lecce per il 70° del pio transito verso il cielo del Venerabile Fra Giuseppe Ghezzi, nella chiesa santuario di Sant’Antonio a Fulgenzio.

Un’omelia che non poteva non ricordare la figura di Fra Giuseppe, che “nel suo questuare di strada in strada ha manifestato la gloria di Dio” e quell’amore “che può salvarci dall’insidia del peccato”. Un uomo che, abbandonate le ricchezze, andava “di porta in porta per stendere la mano affinché la divina provvidenza potesse rivelarsi con la concretezza della carità”.

Il card. Bagnasco non ha nascosto la sua preoccupazione per un “mondo occidentale, che sta perdendo la fede e la ragione” privo di “buon senso che però la sapienza degli umili e dei semplici conoscono” figure come, “santi, beati, venerabili, che hanno un riflesso particolare della luce di Cristo, della via verso il Cielo>, e di cui il mondo <ne avverte il bisogno”. 

La chiave di tutto? L’amore per il prossimo “che non è una passeggiata, non un trionfo né una poesia, ma Cristo crocifisso che si dona a noi”. Un amore che non deve conoscere ragione ma “che compie il miracolo, e che ci fa capire che nulla va perduto quando si risponde al richiamo di Gesù”. “Per questo - ha spiegato - non dobbiamo mai disperarci ma continuare a gettare le reti anche se il mare non sembra favorevole, perché i frutti arriveranno”.

Al termine della cerimonia eucaristica una preghiera davanti al saio di Fra Giuseppe Ghezzi, ricordato nei suoi ultimi momenti di vita. 

A fare gli onori di casa, in una Fulgenzio gremita, il ministro provinciale Fra Paolo Quaranta e i vicari parrocchiali Fra Antonio Mattia e Fra Oscar Mario Marzo. Presenti l’arcivescovo di Lecce, Michele Seccia e i vescovi Luigi PezzutoCristoforo Palmieri e Angelo Massafra. Nel coro, lontano dai riflettori, il parroco di Fulgenzio, Fra Sebastiano Antonio Sabato.

 

 

Racconto per immagini di Arturo Caprioli

 

 

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