0
0
0
s2sdefault

Dopo due anni di accurati restauri riapre - in prossimità dei festeggiamenti in onore della titolare (domani Portalecce pubblicherà il programma delle celebrazioni) - l’antica chiesa del Carmine in Piazza Tancredi a Lecce.

 

 

 

 

I lavori, sotto l’attenta supervisione della Soprintendenza di Lecce, hanno interessato la riparazione e l’impermeabilizzazione a tetto, recuperando, come richiesto dalla Soprintendenza, le tegole antiche in buone condizioni e sostituendo quelle ormai compromesse. È stata eseguita anche la manutenzione e l’impermeabilizzazione del tavolato di posa. Infine, si è proceduto al restauro conservativo del secondo ordine della facciata principale. Direttore dei lavori, l’arch. Antonio Garzia; responsabili del procedimento, l’arch. Giorgio Rizzo e il geom. Francesco Moretto. Tutti i lavori sono stati eseguiti dalla ditta “Marullo Costruzioni”. L’intervento si è reso possibile grazie al finanziamento della Cei concesso alla parrocchia Maria SS. Assunta nella cattedrale di Lecce, nel cui territorio ricade la sontuosa rettoria, e al cofinanziamento dell’arciconfraternita del Carmine guidata dal solerte priore Claudio Selleri.

La chiesa, nella sua maestosità, rivela l’importanza storica che ha avuto l’ordine dei Carmelitani nella nostra Terra d’Otranto lungo la storia.

Più precisamente, l’Ordine approdò a Lecce già nel 1481, inizialmente in una chiesa extraurbana. Dopo un devastante terremoto, nel 1546, i Carmelitani trasferirono la loro sede all’interno delle mura, dedicando la Chiesa di San Nicola alla Madonna del Monte Carmelo. Qui, oltre alla chiesa, costruirono anche il loro convento, essendo protomastro di fabbriche, a partire dal 1592, Paduano Bax, impegnato in quegli anni nella costruzione della chiesa di Sant’Irene.

Nel XVII secolo la comunità contava circa 30 religiosi, che fecero del convento il luogo principale della Provincia religiosa, dove si studiava la sacra teologia, secondo quanto riferito dall’Infantino.

Fu nel 1711 che si ricostruì l’attuale chiesa del Carmine, il 15 luglio, data simbolicamente vicina alla festa della Madonna del Carmine. Il progetto iniziale fu affidato a Giuseppe Cino (1645-1722), figura di spicco del barocco leccese. Lavorò al complesso fino al momento della sua morte, nel 1722. Fu poi Mauro Manieri a portarne a compimento la realizzazione, soprattutto gli ornamenti scultorei e gli altari barocchi, completando l’opera intorno al 1737.

La facciata, strutturata in tre ordini sovrapposti, è un capolavoro di fede e simbologia: il primo ordine presenta quattro nicchie con le statue dei profeti Elia ed Eliseo, insieme ai carmelitani Sant’Angelo da Gerusalemme e Sant’Alberto degli Abati; un timpano curvilineo arricchito da ghirlande e putti incornicia la Madonna del Carmine. Il secondo ordine - quello interessato dal recente restauro - è caratterizzato dalle nicchie che accolgono le statue di Santa Teresa d’Avila e Santa Maria Maddalena de’ Pazzi, anch’esse attribuite a Manieri, mentre il terzo ordine è dominato da volute mistilinee e culminante in un frontone classico.

L’interno si compone di un’unica navata ellittica con transetto poco sporgente e un profondo coro a terminazione piatta. Le cappelle laterali sono sei (tre per lato) ed ospitano altari barocchi ispirati a temi biblici e carmelitani, realizzati tra il 1731 e il 1737 da Manieri. Tra le opere più note, la statua del Cristo alla Colonna di Vespasiano Genuino (1618), e tele di Serafino Elmo (Annunciazione della Vergine) e Paolo Finoglio (La Vergine che consegna lo scapolare).

A seguito della soppressione dell’ordine religioso nel 1807 con l’arrivo dei francesi, il convento fu convertito in caserma, fino a divenire oggi la sede del rettorato dell’Università del Salento. La chiesa, invece, fu affidata all’arciconfraternita del Carmine che potette riprendere il culto e incentivare la devozione verso la Vergine santa.

Finalmente, in questi giorni, le impalcature sono state tolte dalla facciata della Chiesa, che dunque, è tornata a risplendere nel suo pieno fulgore.

 

Photogallery di Arturo Caprioli

 

 

 

 

Forum Famiglie Puglia

 

Mi curo di te, la sanità nel Salento. Radio Portalecce