Nel tempo dei social media e dell’intelligenza artificiale, dove le notizie e le comunicazioni raggiungono in modo celere e immediato l'intera popolazione, è difficile immaginare che l'annuncio della morte di un Papa possa avvenire con l'affissione di un ''manifesto funebre'', eppure anche nel recente passato avveniva proprio così.
Nell’archivio storico della diocesi, su richiesta della nostra redazione, l’archivista Giacomo Cominotti ha rivenuto alcuni esempi che qui pubblichiamo grazie agli scatti di Arturo Caprioli, con cui veniva annunciata la morte del Romano Pontefice e venivano invitati i fedeli alla preghiera di suffragio per il Successore di Pietro.
Iniziamo questo breve excursus con l'annuncio della morte di Pio XI, il Papa Achille Ratti, il quale morì il 10 febbraio del 1939, dopo 17 anni di pontificato, in cui il Pontefice dovette assistere all'emergere delle grandi ideologie del comunismo, del nazismo e del fascismo. Proprio con i fascisti, riuscì a firmare i Patti Lateranensi che consentirono la nascita della Città del Vaticano e la firma di un Concordato storico per l'Italia. A Lecce - vescovo Alberto Costa - il cordoglio per la morte del Papa fu espresso dal delegato vescovile mons. Salvatore Vergallo, il quale non solo invitava alla preghiera per il Papa, ma indiceva i cinque giorni di lutto in sua memoria e suffragio.
Un secondo manifesto fu affisso in diocesi in occasione della scomparsa di San Paolo VI, il Papa che per primo attuò la riforma conciliare del Vaticano II. La sua morte avvenne il 6 agosto del 1978 e il relativo manifesto - vescovo Francesco Minerva (divenne arcivescovo di Lecce il 20 ottobre 1980, quando San Giovanni Paolo II elevò la diocesi a sede metropolitana) - fu firmato dal vicario generale, un altro santo, il Venerabile Ugo De Blasi, il quale oltre a chiedere che ogni parrocchia celebrasse la messa di suffragio, convocava i fedeli in cattedrale per una solenne concelebrazione, nel cuore dell'estate.
Fu invece lo stesso vescovo Minerva a redigere il ''manifesto'' che, nel medesimo 1978, ricordava la repentina e improvvisa morte del Beato Giovanni Paolo I, Papa Albino Luciani, deceduto, dopo soli 33 giorni di pontificato, la notte del 28 settembre. Mons. Minerva, nella mattinata del 29 settembre, fece affiggere il relativo manifesto, che conteneva l'invito al suffragio, richiedeva la celebrazione di sante messe nelle parrocchie e annunciava il solenne Pontificale in Cattedrale.
Abbiamo citato solo questi tre esempi, presenti ancora negli archivi diocesani.
Ora, le rapide comunicazioni contemporanee hanno introdotto un nuovo modo, certamente più immediato, di avviso alla comunità. La storia, però, ci insegni a non restare nella superficialità, ma a gustare quel tipo di comunicazione che, oltre alla notizia, raccoglieva i sentimenti dei fedeli, invitava alla preghiera e restava come testimonianza di fede per i posteri.
Photogallery di Arturo Caprioli.