Mai come in questo caso un colore è simbolo di vita. E di speranza. Quella di riuscire a non arrendersi, di vincere i lacci che imprigionano il corpo ma che non potranno mai limitare e arginare la mente, che così rimane libera di pensare, di comunicare, di viaggiare, di amare.
“La forza di guarigione è dentro di te. Quando la troverai potrai aiutare altri bambini”. Furono queste le parole pronunciate da Rosario Livatino in sogno a Elena Valdetara Canale, affetta da un linfoma di Hodgkin diagnosticato nella primavera del 1993, che secondo i medici l’avrebbe condotta alla morte in meno di due anni.
La fortezza ha a che fare con la responsabilità delle proprie azioni e, di più, con il coraggio di non mollare quando una situazione contraria potrebbe fornire un alibi comodo per la rinuncia.
Ricordo il giorno in cui mons. Minerva elevò la chiesetta sul mare di Roca, alla cui ombra sorgono l'oasi e il seminario estivo, a santuario diocesano.
A 30 anni dalla morte di Rosario Livatino, su iniziativa del Centro studi a lui intitolato, il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Conferenza episcopale italiana, ha presieduto stamane una messa a Roma, nella chiesa del Sacro Cuore del Suffragio.
La giustizia si fonda sulla comunicazione e sul dialogo, ma a comunicazione e il dialogo avvengono soltanto se c’è giustizia, cioè se chi è in comunicazione ha le stesse opportunità.