Elio Donno costituisce un riferimento significativo e importante del nutrito gruppo di giornalisti salentini. Per la sua prestigiosa carriera, che proprio in questi giorni si arricchisce del traguardo dei sessant’anni di collaborazione con il Corriere dello Sport, quotidiano sul quale, in tanti esaltanti campionati, ha espresso la sua passione calcistica per il Lecce e la coinvolgente e attenta narrazione delle vicende come comunicatore, continuamente proteso a vivere in profondità il compito giornalistico.

Come, appunto, condividendo la comune soddisfazione di tanti salentini, asserisce chiaramente l’arcivescovo mons. Michele Seccia: «Partecipo con vivo compiacimento al felice traguardo professionale dell’apprezzato decano del giornalismo salentino, riconoscendo nel suo impegno una grande e qualificata dedizione alla crescita del nostro territorio».

Basti ricordare, infatti, la vivacità di tanti suoi interventi, la partecipazione alle Feste dei giornalisti in occasione della celebrazione di San Francesco di Sales, le attività nei Consigli regionale e nazionale dell’Ordine dei giornalisti…

E, in particolare, la pubblicazione, da lui curata con grande zelo, del Massimario dell’Ordine dei giornalisti, giunto alla sedicesima edizione, come lui stesso ha sottolineato con grande soddisfazione lo scorso 6 luglio 2021, presentando il testo a Roma.

È eloquente, per comprendere ancor meglio la fervida partecipazione di Elio (nella foto, con Pelè giunto a Lecce per giocare con il suo Santos nel 1967) nei rapporti umani, riferire la conclusione del suo intervento al Consiglio nazionale dell’Ordine in quell’occasione: «Le relazioni interpersonali - divenute intense magari pure attraverso aspri confronti - potrebbero affievolirsi con le distanze; invece, resteranno in ciascuno di voi, come son rimaste in me, rafforzate e sentite, come bagaglio di una colleganza e di una solidarietà che distanze e tempo non possono attenuare, anzi rafforzano, quando si ha l’orgoglio di essere ma soprattutto di sentirsi giornalisti».

Quando il giornalismo è vocazione e missione…