0
0
0
s2sdefault

Riceviamo e pubblichiamo un contributo appassionato dell'amico (prima di tutto) e collega Marco Renna.

 

 

 

Bontà sua, ha raccolto i pensieri e sentimenti che tanti di voi ci hanno fatto giungere a migliaia in questi giorni. Ogni click, ogni like, ogni commento, ogni emoticon sui social... è stato un “grazie”: infiniti attestati di stima, preziosi gesti di riconoscenza per il lavoro silenzioso e generoso che decine di volontari della comunicazione svolgono come servizio cristiano alla comunità, in queste settimane terribili rinchiusa in casa. Grazie Marco e grazie a ciascuno di voi. Restiamo a casa ma restiamo sempre #INSIEMENONOSTANTE.

 

Gentile direttore (Vincenzo caro, se ti scrivessi in privato),

da "vecchio collega" non posso trattenermi dall'estenderti pubblicamente i sentimenti di gratitudine per il lavoro puntuale e coinvolgente che Portalecce ha sostenuto, con indubitabile fatica, per tutta la Quaresima.

Se i giorni della Settimana Santa hanno avuto una loro estrinseca rappresentazione in questi giorni di confinamento forzato e di sospensione dei riti religiosi in presenza dei fedeli è stato solo grazie a voi, grazie alla sensibilità di un vescovo che è stato presente sul fronte di ogni sofferta giornata, e alla disponibilità e docilità di tanti sacerdoti, parroci e non, che ci hanno mostrato la carne viva del Vangelo.

Portalecce, insieme ai colleghi di Telerama, ha portato ogni giorno la buona novella nelle nostre case, facendoci sentire partecipi e protagonisti di un impegno più alto, di uno sforzo collettivo mirato a tessere le trame di un unico ordito: il progetto di Dio nel tempo 'osceno' del Coronavirus, privato della scena madre, con tanti orfani privi di riferimenti e nascosti dietro le quinte.

La diocesi di Lecce, attraverso Portalecce, ha messo in atto una sorta di “resistenza cristiana”, ha impedito che il divieto d'accesso nelle chiese non divenisse una zona franca per le forze diaboliche, padrone di un territorio ormai sguarnito, e con tutte le limitazioni del tempo ha garantito pane quotidiano per lo spirito e per il nostro orgoglio cristiano.

Il suono delle campane scatenate nel giorno di Pasqua è stato carburante infuocato per il morale delle schiere dei credenti, come il suono del trombettiere che dava coraggio al plotone dei sopravvissuti asserragliati sulla collina, pronti a gridare "arrivano i nostri".

Non siamo stati soli, abbiamo sempre percepito un vento alle spalle che ci spingeva sostenendoci.

E allora grazie. Grazie per essere rimasti #INSIEMENONOSTANTE, per aver mostrato la forza creatrice della Parola sui deserti del silenzio, per averci ricordato la nostra ricchezza, attingendo alle risorse di ciascuno.

Grazie, e speriamo di aver meritato questi doni così generosi.

Marco Renna

 

Forum Famiglie Puglia