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In questi giorni, più che mai, la fede dell’uomo si scontra con numerose e angoscianti “ragioni per non credere”.

 

 

 

Dio dove sei? È l'angoscia dell'uomo che invoca, ma è il banco di prova della nostra fede. Dio continua a parlarci nel silenzio, se sappiamo ascoltarlo.

Il profeta Elia, in fuga dalla persecuzione di Jezabel, inizia il cammino verso il monte santo, incitato da Dio. Nascosto in una caverna, il profeta vede gli stessi segni della manifestazione di Dio a Mosè, nell’Esodo: il terremoto, l’uragano, il fuoco; però Dio non era lì. Dopo il fuoco, dice lo scrittore sacro, «ci fu il mormorio di un vento leggero». Elia si coprì il volto con il mantello e uscì all’incontro di Dio. Fu allora che Dio gli parlò. Il testo ebraico dice letteralmente che Elia udì «il rumore o la voce di un silenzio leggero».

Perché Dio tace? Spesso le scritture ci presentano il suo silenzio, la sua lontananza, come una conseguenza dell’infedeltà dell’uomo. Il peccato, l’idolatria, è come un velo che rende opaco Dio, che impedisce di vederlo; è come un rumore che impedisce di ascoltarlo. Allora Dio aspetta con pazienza, dietro lo schermo che poniamo tra noi e Lui, in attesa di un momento opportuno per ritornare a incontrarci.

”Non esiste soltanto la sordità fisica, che taglia l'uomo in gran parte fuori della vita sociale, - scrive Benedetto XVI. Esiste una debolezza d'udito nei confronti di Dio di cui soffriamo specialmente in questo nostro tempo. Noi, semplicemente, non riusciamo più a sentirlo; sono troppe le frequenze diverse che occupano i nostri orecchi. Quello che si dice di Lui ci sembra pre-scientifico, non più adatto al nostro tempo. Con la debolezza d'udito, o addirittura la sordità nei confronti di Dio, si perde naturalmente anche la nostra capacità di parlare con Lui o a Lui. In questo modo, però, viene a mancarci una percezione decisiva. I nostri sensi interiori corrono il pericolo di spegnersi. Con il venir meno di questa percezione viene circoscritto poi in modo drastico e pericoloso il raggio del nostro rapporto con la realtà in genere.”

Dio non ha mai smesso di parlarci, anche in questo momento di pandemia. Durante la seconda guerra mondiale Dio ha continuato a parlare, mentre le bombe devastavano Trento. È stata una guerra devastante, non voluta da Dio, ma dagli uomini. Eppure Dio ha parlato ad una giovane che lo ha ascoltato. In mezzo alle bombe Dio metteva le radici di un movimento laico, che pochi anni dopo avrebbe raggiunto ogni angolo del pianeta. Quella giovane era Chiara Lubich. Dal suo sì a Dio nasceva il Movimento dei Focolari.

Ascoltiamo il silenzio di Dio, chissà cosa voglia dirci oggi, nel momento presente. Dobbiamo imparare a cogliere la sua voce anche in questo momento difficile per l'umanità e ricordare che la Pasqua di Resurrezione è vicina!

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