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È partito a Lecce, la sera dell’Immacolata, il progetto Ash.rete. La nuova iniziativa della Fondazione Div.ergo che mira ancora una volta a rendere più semplice e ancor più bella la vita delle persone con disabilità.

 

 

 

L’altra sera, infatti, alla presenza di Maria Teresa Pati e di Luigi Greco, rispettivamente presidente e vicepresidente della Fondazione Div.ergo onlus, e dei gruppi "Ashré" dell'Associazione C.a.sa., giovani normodotati e giovani portatori di disabilità intellettiva, è stato presentato alla città di Lecce, presso la sede del laboratorio creativo Div.ergo in corso Vittorio Emanuele a Lecce, il progetto "Ashrete", promosso per l’appunto dalla Fondazione Div.ergo onlus in collaborazione con la Comunità della Casa.

Ashré è parola antica, di origine semitica, e significa “beato chi cammina con gli altri”. Infatti, il progetto è nato per facilitare il rispetto per la differenza, l’accettazione delle persone con disabilità come parte della diversità umana e della loro eguaglianza e non della loro discriminazione.

Nei dieci bar della cittadina aderenti all’iniziativa che espongono l'adesivo "Locale inclusivo", una “è” al contrario, ci sono commessi e cassieri disposti a mettere in atto quei dispositivi di calma, gentilezza, pazienza che permettono anche a chi ha disabilità intellettiva di provvedere da sé all'acquisto di un caffè, un pasticciotto, un gelato...

Semplici gesti (

) che eliminano gli ostacoli e rinvigoriscono la dignità e l'autonomia di ogni persona, qualunque sia la sua condizione.

Al momento dieci locali della città – i cui gestori hanno partecipato ad un momento di formazione all’inclusività - hanno aderito a questo progetto (Caffè Paisiello, Bellini, Baldieri, Astoria, Opera, Martinucci, Tentazioni, Caffè della lupa, All’Ombra del barocco, 7H) ma si conta di allargare la rete anche a dieci pizzerie disponibili ad esporre il marchio e a divenire ufficialmente, in esclusiva, “locali inclusivi”.

 

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