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“L’intenzione, se le condizioni lo permetteranno, è di riaprire il 1° febbraio”. Così il direttore dei Musei Vaticani Barbara Jatta.

 

 

“Non ne abbiamo la certezza, se le condizioni lo permetteranno ci piacerebbe riaprire i battenti”, rivela Jatta: “Avevamo detto che avremmo tenuto chiuso fino al 16 gennaio, oggi comunicheremo l’intenzione di prolungare la chiusura di altri 15 giorni e di riaprire i verosimilmente dal 1° febbraio”, continua il direttore dei Musei Vaticani: “È una decisione presa dai superiori del Governatorato della Santa Sede.

I sette chilometri di percorso dei Musei Vaticani per gli esigui numeri che si sono registrati nei mesi estivi in cui siamo stati aperti, e soprattutto in relazione alle previsioni dei numeri che si pensa di avere nei prossimi mesi, non costituiscono un problema sanitario o di veicolo di infezioni”.

L’attività dei Musei Vaticani non si è mai fermata, ricorda Jatta: “Il 9 marzo abbiamo chiuso con il lockdown totale. Nessuno, a parte pochissimi, andava a lavorare. Dal 6 di novembre, quando abbiamo richiuso dopo la riapertura del 1° giugno, tutto lo staff dei restauratori e tutto il personale che contribuisce a portare avanti il museo è venuto a lavorare: contingentato, con tempi non sovrapposti nel rispetto della sicurezza sanitaria. La parte editoriale non si è mai fermata, tutta l’attività di ricerca dei reparti, l’attività di restauro, i cantieri ed i laboratori sono in piedi. La preservazione e l’implementazione della ricerca sulle opere della nostra collezione sono andate avanti anche perché siamo più liberi”. “Aspettiamo la decisione del governo italiano”, conclude.

 

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