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Ha parlato della “bellezza” e del “valore inestimabile” di Flavio e Gianluca, i due adolescenti morti a Terni dopo aver assunto delle sostanze tossiche vendute da un pusher, e ha denunciato la “somma ingiustizia di quanto loro accaduto” don Luca Andreani, parroco di Santa Maria del Rivo e direttore del Centro diocesano vocazioni.

 

 

Durante l’omelia in cattedrale, parlando di fronte ai genitori, fratelli e familiari di Flavio e Gianluca e alle “due bare insieme”, a testimonianza di “un’amicizia/amore che regge e vivifica” ha aggiunto: “Il male rimane sempre male, cioè un assurdo e quindi mai pienamente comprensibile. Neanche con tutte le ragioni di questo mondo la morte dei nostri Flavio e Gianluca potremo giustificarla, equivarrebbe a riconoscerla una cosa giusta!”.

Piuttosto, ha evidenziato don Luca, “ci turba profondamente che due splendidi ragazzi, accolti con gioia alla vita dalle loro famiglie e amati da tanti amici e conoscenti, siano stati oggetti da parte di alcuni di sguardi malefici, pronti a danneggiarli solo per bramosia di una manciata di soldi e di un’ illusoria esperienza di potere e dominio su di loro”.
“Noi - ha ricordato don Andreani - invece siamo qui oggi a rivolgere loro uno sguardo d’amore e di benevolenza, impegnandoci a non abbandonarli, a prendere posizione, perché ci sia giustizia con loro e per loro, e per tutti i loro amici e amiche davanti a Dio e davanti agli uomini. ‘Erano dei ragazzi buoni’, di buon cuore! ‘Fregati’ dal male”.
E ha concluso: “Ci sono delle realtà in noi e negli altri che non si conoscono e risolvono a distanza, sui libri, ma incontrandoci, nel perder tempo l’uno con l’altro come a volte sanno fare solo due amici del cuore, come anche noi siamo stati in passato e ancor oggi i nostri Flavio e Gianluca sono!”.

 

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