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Una multinazionale in mano alla diocesi di Bologna che fa profitti per investirli in sviluppo, lavoro e comunione. Sembra un paradosso, ma è la realtà della Faac, azienda leader mondiale dell’automazione.

Essa è divenuta di proprietà della Curia bolognese per volontà del suo defunto proprietario, l’imprenditore M. Manini. Se ne parlerà, domani 2 giugno, alle 9, su Raidue, nella speciale puntata del programma “Sulla Via di Damasco”, trasmessa dagli stabilimenti emiliani di questa eccellenza della manifattura che sa coniugare business e carità cristiana, efficienza e sviluppo sostenibile.

Con la conduttrice Eva Crosetta, il presidente del gruppo industriale Andrea Moschetti, che ha ricevuto il mandato della Curia di gestire l’impresa e il suo futuro coniugandoli con la Dottrina sociale cristiana. Nel corso del programma di Vito Sidoti, la voce dell’arcivescovo di Bologna, mons. Matteo Zuppi, sull’impatto dell’etica nell’economia come unica soluzione per ridurre gli “scarti” e rilanciare il lavoro. E di questo miracolo imprenditoriale a trazione “rosa,” parleranno anche alcuni dipendenti che hanno toccato con mano il “prima” e il “dopo” dell’ingresso della Chiesa in azienda.

In chiusura: il “Villaggio senza barriere” (Bologna), un luogo di comunione realizzato dall’arcidiocesi con parte degli utili di questa originale impresa.

 

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