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Cosimo De Giorgi, nato a Lizzanello il 9 febbraio del 1842, si diplomò in belle lettere e filosofia nel 1858 presso il Liceo-Convitto di Lecce, retto dai Gesuiti.

Si laureò in medicina a Pisa nel 1864 e successivamente in chirurgia a Firenze. Ottenuto l’insegnamento della storia naturale nella Scuola tecnica-normale di Lecce, iniziò un’intensa attività di studio dell’ambiente salentino. Si dedicò alla ricerca geologica, stratigrafica, idrogeologica e archeologica (preistoria) del Salento. Non disdegnò l’interesse per le osservazioni meteorologiche, inaugurando un osservatorio all’avanguardia, collocato dentro e sopra il campanile della chiesa di San Francesco della Scarpa.

Queste attività inserirono il De Giorgi nella comunità scientifica nazionale, che ebbe modo di apprezzare ampiamente le doti dello scienziato salentino. Intrattenne quindi rapporti con numerosi scienziati e personalità e partecipò ai congressi della Società Meteorologica Italiana, che in quegli anni andava sviluppando le osservazioni meteorologiche e sismiche sul territorio nazionale, e più volte fu invitato a svolgere relazioni su vari temi. A riconoscimento di quanto andava facendo per la scienza e la collettività, nel 1880 fu nominato cavaliere d’Italia.

Nel 1897, su proposta di Padre Francesco Denza, il grande scienziato che può essere considerato uno dei padri della meteorologia italiana, fu nominato socio corrispondente della Pontificia Accademia dei Nuovi Lincei e nei primi anni del ‘900 fu premiato con una medaglia d’argento dalla Società Geografica Italiana. L’interesse per l’Archeologia lo portò a scoprire, negli stessi anni, l’anfiteatro romano nel cuore della città. Appassionato insegnante costituì presso l’Istituto Tecnico "O.G.Costa" di Lecce un Gabinetto di Storia Naturale, che divenne un punto di riferimento per gli studi naturalistici.

I risultati di questa intensa attività, quasi incredibile per essere stata svolta da un uomo solo, sono contenuti in alcune centinaia di scritti, tra i quali i due volumi dal titolo La Provincia di Lecce, pubblicati tra il 1882 e il 1888, costituiscono un compendio delle qualità scientifiche e umane del grande salentino.

L’ultima delle sue opere, dedicata alla Geologia e all’Idrografia salentine, fu pubblicata poco dopo la sua morte, avvenuta a Lecce il 2 dicembre 1922.

Fonte e approfondimenti: http://scienzasalento.unile.it/biografie/cosimo_de_giorgi.htm

 

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