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 1-3-8 In questi giorni del 1970 cinque speleologi del Gruppo Speleologico Salentino “P. De Lorentiis” di Maglie raggiunsero Porto Badisco dove scoprirono la “Grotta dei cervi” (periodo paleolitico), ritenuta il “santuario della preistoria”.

 

 

Uno straordinario complesso di pitture rupestri, datato tra i 4.500-6.000 anni a.C., il più importante d’Europa nel suo genere. I pittogrammi raffigurano scene di caccia, motivi cruciformi, l’ormai famoso stregone danzante, etc.: sono il segno di attività sacrali e di iniziazione in un luogo considerato il ventre della Madre Terra.

Il gruppo degli scopritori era costituito da: Severino Albertini, Enzo Evangelisti, Isidoro Mattioli, Remo Mazzotta, Daniele Rizzo, Nunzio Pacella (geologi) e Pino Salamina (fotografo).

 

Per approfondire

  1. Barletta, Quale santo invocare. Feste e riti del calendario popolare salentino, Ed. Grifo, Lecce 2013

Foto: Archivio Gianni Carluccio

 

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