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Anche quest’anno torna puntuale nella Chiesa di Lecce, autonomamente in ogni comunità parrocchiale, la celebrazione delle 24 Ore per il Signore nelle diverse fasce di orario nelle giornate del 17 e del 18 marzo prossimi.

 

 

 

È l’occasione quaresimale annuale offerta a tutti per fermarsi per un breve momento ed esaminare la propria vita alla luce della Parola di Dio (LEGGI) e ritornare a lui con tutto il cuore.

Domani Portalecce pubblicherà gli orari delle “24 Ore per il Signore” nelle chiese parrocchiali della diocesi in cui sarà possibile recarsi tra venerdì e sabato per fare silenzio, adorare e celebrare il perdono sacramentale. L’Ufficio liturgico diocesano, intanto, ha preparato un sussidio per animare la due-giorni di preghiera nelle comunità parrocchiali (SCARICA).

Ma come nasce l’iniziativa? A conclusione del Giubileo della Misericordia, Papa Francesco ha inviato a tutta la Chiesa la Lettera Apostolica Misericordia et Misera con la quale ha desiderato rimettere il sacramento della riconciliazione al centro della vita cristiana, incoraggiando la celebrazione annuale delle 24 Ore per il Signore per dare, a tutti coloro che sinceramente pentiti desiderano ritrovare nell’amore del Padre, la misericordia e la pace.

La Quaresima, facendo eco alla parola dell’apostolo Paolo: “Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio” (2 Cor 5,20), è il tempo propizio per fare esperienza dell’essere perdonati attraverso l’abbraccio del Padre misericordioso.

Celebrare il sacramento della riconciliazione significa entrare nella gioia pasquale perché ci riporta alla sera di Pasqua quando apparendo ai suoi apostoli, Gesù disse: “«Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati»” (Gv 20, 21-23).

In tal modo il Signore ha affidato alla sua Chiesa il compito di rinnovare la parola, il gesto, la grazia del suo perdono. E la Chiesa a questo compito non è venuta mai meno.  Non dimentichiamolo: la Chiesa è la presenza di Cristo nell’oggi della storia. Mediante il sacramento della riconciliazione, la Chiesa è la presenza della misericordia del cuore di Cristo nell’oggi della storia. Questa presenza consolante e rigeneratrice la percepiamo in modo particolare quando il sacerdote recita la formula di assoluzione: “Dio, Padre di misericordia, che ha riconciliato a sé il mondo nella morte e risurrezione del suo Figlio, ti conceda mediante il ministero della Chiesa il perdono e la pace…”.

La grazia del Signore ci accompagnerà, vinciamo le nostre titubanze, le nostre paure, le nostre resistenze e tuffiamoci tra le braccia del Padre misericordioso nella celebrazione del sacramento della riconciliazione. Allora, sarà Pasqua di Risurrezione.

 

 

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