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«Chi ama veramente ha il desiderio e il coraggio di dire “per sempre”. Non come alcuni dicono: “finché dura l’amore”. No: per sempre! Altrimenti è meglio che non ti sposi. O per sempre o niente».

 

 

Sono parole di Papa Francesco rivolte ai coniugi presenti all’udienza generale in Piazza San Pietro, mercoledì 21 giugno 2017. Dichiarazioni che hanno inevitabilmente riaperto il dibattito su come vengono viste le coppie che vivono una crisi familiare, la separazione o il divorzio, dalla Chiesa cattolica e dai vari “credo” religiosi.

La comunità dei credenti non può emarginare ed escludere dal suo seno le persone separate, divorziate, risposate, ma deve stare loro vicino e aiutarle nei limiti del possibile. Perciò bisogna proclamare non solo le norme dettate da Dio, ma anche la sua misericordia. Quante volte, su questi argomenti, abbiamo usato la fatidica frase "secondo me, la Chiesa sbaglia...". 

Il gruppo Ricominci… amo promosso da due comunità parrocchiali di Lecce di Sant'Antonio di Padova a Fulgenzio e di San Giovanni Battista propongono un percorso di formazione che vuole fare chiarezza, vuole aprire al dialogo con chi si sente deluso da una Chiesa che, invece, è madre.

Per non dire o pensare ciò che non è. Per evitare i luoghi comuni. Perché è la conoscenza che fa la differenza. Per dire no all'omofobia. Ecco, allora, alcuni buoni motivi per parteciparvi. Il corso, suddiviso in appuntamenti mensili, dalle 19 alle 20:30 è rivolto a chi vive una situazione di separazione, di divorzio, di matrimonio civile, di unione civile, di omoaffettività, ai sacerdoti, agli operatori pastorali, ai corsisti della Scuola diocesana di formazione teologica, agli operatori del Consultorio familiare e agli insegnanti di religione cattolica.  

Ad aprire il percorso sarà stasera 14 settembre alle 19, presso la parrocchia di Fulgenzio (Via Imperatore Adriano, 79), la relazione di Silvia Quarta Serafino dal titolo: “Storie d'amore diverse: divorziati, separati, conviventi, sposati in comune, unioni civili”. L’incontro sarà introdotto da Francesca Capone e Mauro Longobardi. Nei mesi successivi (LEGGI IL PROGRAMMA SOTTO) si alterneranno Cinzia Corrado con Simona Greco (8 ottobre), Giuliana Gravino e Giuseppe Mazzotta con Giuseppe De Donato (9 novembre), Maddalena Miccoli con Sonia Schilardi (14 dicembre), Rossella Cataldo con Fra Francesco Zecca (11 gennaio), Cristina Rampino con don Gerardo Ippolito (9 febbraio), Gianfranca Saracino con don Salvatore Cipressa (9 marzo), Angelo Rosa con don Roberto Massaro (12 aprile) e Giuseppe Garrisi con Carmen Tessitore (10 maggio).

Per troppo tempo l’agire pastorale della Chiesa si è trovato impreparato di fronte alla complessità e alla vastità di un fenomeno che ha coinvolto e continua a coinvolgere decine di migliaia di famiglie. Lo ricordava con accenti particolarmente significativi l’appello di San Giovanni Paolo II al termine dell’esortazione sulla famiglia “Familiaris consortio” (n. 86), dove scriveva: “L’avvenire dell’umanità passa attraverso la famiglia! È, dunque, indispensabile ed urgente che ogni uomo di buona volontà si impegni a salvare ed a promuovere i valori e le esigenze della famiglia. Un particolare sforzo a questo riguardo sento di dover chiedere ai figli della Chiesa. Essi, che nella fede conoscono pienamente il meraviglioso disegno di Dio, hanno una ragione in più per prendersi a cuore la realtà della famiglia in questo nostro tempo di prova e di grazia. Essi devono amare in modo particolare la famiglia. È questa una consegna concreta ed esigente. Amare la famiglia significa saperne stimare i valori e le possibilità, promuovendoli sempre. Amare la famiglia significa individuare i pericoli ed i mali che la minacciano, per poterli superare. Amare la famiglia significa adoperarsi per crearle un ambiente che favorisca il suo sviluppo. E, ancora, è forma eminente di amore ridare alla famiglia cristiana di oggi, spesso tentata dallo sconforto e angosciata per le accresciute difficoltà, ragioni di fiducia in se stessa, nelle proprie ricchezze di natura e di grazia, nella missione che Dio le ha affidato. Bisogna che le famiglie del nostro tempo riprendano quota! Bisogna che seguano Cristo!”.

 

 

 

Forum Famiglie Puglia