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Nell’antica località di Acquarica di Lecce si riuniscono anche quest’anno, domani 21 agosto, numerosi fedeli del posto per onorare San Gregorio Nazianzeno, protettore del paese.

 

 

 

Don Valentin Diac, parroco di Acquarica di Lecce, si unisce alla sua comunità in questa solennità, precisandone l’importanza spirituale oltre che tradizionale: “San Gregorio Nazianzeno Padre della Chiesa, sopranominato il teologo per antonomasia dalla Chiesa Orientale. Siamo ormai da quasi due anni in questa emergenza sanitaria che, come un vento, si è abbattuta anche su noi cristiani, mettendo a dura prova le nostre radici. Chi meglio di San Gregorio potrebbe insegnarci come rimanere saldi nella fede che abbiamo ricevuto, lui che in tutta la sua vita non ha fatto altro che difendere la fede dal grande pericolo che presentava l’arianesimo? ‘La mia Trinità, la cara Trinità’, come spesso usava dire, deve diventare anche per noi parte del nostro pensare. Ma sappiamo che si pensa come si vive, per questo dobbiamo riscoprire la vita cristiana, quella vera, quella che va in profondità e non si mantiene solo in superficie, quella vita cristiana che cerca sempre Lui il Signore della vita e se lo facciamo dice San Gregorio nel Discorso 38: egli ci purifica e, purificandoci, ci dà un aspetto divino: una volta che siamo divenuti tali, egli si intrattiene con noi, come con i suoi intimi

I festeggiamenti ad Acquarica di Lecce saranno solo quelli di carattere religioso, le celebrazioni di domani saranno alle 8, alle 11 ed alle 19 in chiesa madre. Una limitazione dovuta all’emergenza sanitaria in corso, che non consente lo svolgimento di particolari festeggiamenti civili, ma che comunque non impedisce alla comunità di esprimere la propria devozione, come dice proprio don Valentin: “In tempi come questi c’è un grande rischio di cedere ad una fede magica che segue un Dio generico, un Dio impersonale. Dio Uno e Trino viene più pensato nelle aule d’università che nelle nostre chiese. Già il fatto che la storia abbia avuto Feuerbach che ha fatto presa su molti cristiani, ci dice in qualche modo che, nella coscienza di massa, Dio Uno e Trino viene pregato poco. San Gregorio, grande padre della chiesa, può ancora scrivere sulle pagine della nostra storia se veramente gli diamo il tempo necessario. Dio Uno e Trino viva per sempre nei nostri cuori”.

 

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