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Ieri si è svolta ad Acaya una tavola rotonda sul tema del volontariato sociale e culturale per la cittadella fortificata, organizzata dall’associazione per la Salvaguardia e lo Sviluppo di Acaya (A.S.S.A.) alla quale hanno preso parte il Presidente della Provincia Stefano Minerva ed il sindaco del Comune di Vernole Franco Leo.

Il presidente dell’Associazione ASSA, Antonio Carlino, brevemente  illustra da dove è partito questo progetto. “Acaya, nel periodo in cui ero ragazzo, riversava in uno stato di totale abbandono, ma avevo capito già quale era l’importanza del piccolo borgo. Da allora assunsi con me stesso un impegno ed iniziai ad occuparmi delle problematiche di Acaya, cercando di portare a conoscenza le più alte cariche istituzionali del degrado di questo borgo. Intorno agli anni ’70 a situazione non mutava, il patrimonio del borgo andava in rovina, nasce così l’idea di mettere su un movimento d’opinione al fine sensibilizzare le istituzioni locali e centrali ad una particolare attenzione verso Acaya. Quindi, nel 1984 nasce da una mia iniziativa l’associazione A.S.S.A. . Nel frattempo, il Comune di Vernole (del quale Acaya fa parte) cede alla Provincia di Lecce una parte del Castello, acquisito completamente dall’ente alcuni anni dopo. Sulla carta e verbalmente tante speranze per Acaya ma sostanze economiche mai, quindi iniziammo con delle iniziative culturali di rilevanza nazionale, alcune delle quali portavano il titolo “Acaya muore” proprio per lanciare un segnale alle istituzioni. Poi le istituzioni hanno iniziato a farsi sentire, e quindi cambiammo in “Acaya vivrà”. Sempre nel 1984, pensammo di investire direttamente il presidente della Repubblica Scalfaro, inviando ogni lunedì duecento cartoline con l’imagine di Acaya sottoscritte da intellettuali, visitatori e gente comune. Arrivò infatti una risposta da parte del Quirinale con la quale si assumeva un impegno, elogiando l’iniziativa e coinvolgendo gli enti locali vennero appaltati i primi lavori per il castello, negli anni poi completato. Oggi con un progetto che coinvolge professionisti e collaboratori nasce AcayaREY, partecipando ad un bando di concorso per la gestione de Castello. Inizialmente la provincia aveva assegnato ad altri la gestione, ma in seguito ad alcune polemiche, è stato assegnato all’Istituto per la Cultura Mediterranea. Comunque, le problematiche di Acaya stanno ancora lì, e molti visitatori non vengono a conoscenza che Acaya non è solo il Castello, ma un esempio di borgo medievale unico in italia”.

Relatore di questo importante incontro è tato anche l’architetto Raffaele Baglivi, promotore di una proposta di rivalutazione delle mura del borgo medievale, che ci ha precisato qualcosa in merito al suo intervento: “Il nostro obiettivo è quello di liberare le mura di Acaya dall’assedio edilizio. Nel 1986 il sottoscritto redigeva un piano P.E.E.P. ad Acaya che oggi rientra nel vigente PUG di Vernole. Per ridare il massimo splendore alle mura di Acaya, occorre superare i vecchi meccanismi legislativi, in quanto bisogna maturare il concetto che l’abuso edilizio è un peccato, sia di chi lo ha commesso, sia di chi non ha vigilato. La nostra iniziativa quindi mira a sensibilizzare i proprietari dei fabbricati adiacenti le mura ad aderire all’iniziativa associativa per una edilizia di scambio. Di conseguenza, punta ad un contatto diretto con i proprietari e conseguente valutazione degli immobili per la redazione di una stima comparativa. La comparazione degli immobili censiti con il P.E.E.P. ideato proprio per l’edilizia popolare di scambio, dimensionato anche per assorbire i costi degli espropri delle unità abitative. In una seconda fase, ci sarà la redazione di un progetto esecutivo del piano con l’assegnazione dei lotti abitativi che saranno edificati secondo specifici stati di avanzamento pari al valore dell’immobile censito”.

Alla tavola rotonda hanno partecipato anche lo scrittore Maurizio Nocera ed il maestro di musica Salvatore Coppola.

 

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