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Un breve ma sentito pensiero di benvenuto è stato quello rivolto a don Gabriele Morello dalla sua nuova comunità parrocchiale, nella quale ha fatto il suo ingresso canonico.

 

 

«Benedetto colui che viene nel nome del Signore!».

Questo era il grido delle folle di Gerusalemme che salutavano l’ingresso di Gesù nella città. Questo vuole essere il primo saluto di benvenuto che la nostra comunità vuole oggi rivolgerti!  Sì, non manchi mai su di te la benedizione del Signore, perché sappiamo che è lui oggi, per la volontà del nostro arcivescovo Michele, a volerti come nostra guida e pastore di questa piccola porzione del gregge del Signore.

Una parrocchia relativamente giovane la nostra, che come hai potuto osservare ha intriso in sé il passaggio dei suoi sacerdoti che negli anni l’hanno guidata. Il compianto don Alfredo Quarta, nostro parroco per 30 anni e che nella chiesa dell’Addolorata creò la prima famiglia parrocchiale negli anni '60 per volontà del vescovo Minerva.

Don Arcangelo Giordano, che amabilmente amiamo chiamare il nonno della nostra comunità, che nei suoi due decenni di parrocato ebbe dal compianto mons. Ruppi il compito di costruire una nuova chiesa in questo rione, la “zona Santi”, chiamando la comunità a rinnovarsi, a uscire dalla comodità del centro della città ed andare nella periferia, quello che il Signore ora sta chiedendo a tutta la sua Chiesa tramite il magistero di Papa Francesco, e su questa scia nell’ultimo decennio abbiamo camminato insieme al tuo immediato predecessore, don Alessandro Scevola, provando pian piano ad abitarle sempre più queste periferie, non solo quelle della città ma soprattutto quelle della vita degli uomini.

Siamo una comunità vivace, scherzosa, quasi irrefrenabile, ma anche concreta, laboriosa, desiderosa di camminare sempre più profondamente nelle vie che il Signore ha preparato per noi.

In queste settimane abbiamo provato a conoscerti, e subito possiamo dire che ci sono tante cose che ci hanno profondamente colpito. Sicuramente la prima, la più immediata, è il tuo sorriso. Un sorriso semplice, vero, pieno di gioia.

“La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù. Coloro che si lasciano salvare da Lui sono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento. Con Gesù Cristo sempre nasce e rinasce la gioia”. Nel tuo sorriso sembra quasi di leggere queste prime frasi dell’Evangelii Gaudium, che Papa Francesco ci ha consegnato come testo cardine del suo pontificato.

Caro don Gabriele, noi preghiamo perché la lucentezza del tuo sorriso non si spenga mai, anche quando nell’ordinarietà del nostro cammino ti faremo arrabbiare o lasceremo nel tuo animo qualche delusione. Con amore di figli accoglieremo le tue parole, ascolteremo i tuoi consigli, desiderosi di essere famiglia intorno a te, tu aiutaci a renderla Santa questa famiglia.

Il nostro Signore Gesù Cristo, la Beata Vergine Maria, venerata filialmente da noi Trepuzzini come Madre e Regina Assunta in Cielo, e San Giuseppe Patriarca, patroni della nostra comunità parrocchiale, ti accompagnino e ti sostengano nel tuo ministero.

Buon cammino insieme don.

 

Foto di Antonio Perrone

 

 

 

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