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“Maria è di Trepuzzi e Trepuzzi è di Maria!”. Alla presenza di un migliaio di persone, ma in sicurezza e rispettando la distanza interpersonale e indossando i dpi, si è svolta la tanto attesa cerimonia di proclamazione.

 

 

Ci sono momenti della storia di un popolo che entrano nella storia. Quello che la cittadina di Trepuzzi ha vissuto lo scorso 15 agosto è certamente un evento che nella sua semplicità ha segnato il passo nel cammino della storia non solo della comunità cristiana, ma di tutto il paese in ogni suo aspetto. Decine di centinaia di persone hanno partecipato alla cerimonia presieduta dall’arcivescovo Michele Seccia, che si è strutturata in tre diverse parti.

Il primo rito è stato quello della solenne proclamazione di Trepuzzi “Città di Maria”. Il simulacro della Madonna Assunta, traslato senza concorso di fedeli, è stato accompagnato dal vescovo e dal clero, entrando alle 19 in una Largo Margherita ancora illuminata dagli ultimi raggi del sole. Giunti ai piedi della colonna mariana, l’arciprete mons. Vincenzo Marinaci ed il sindaco Giuseppe Maria Taurino hanno rivolto il loro indirizzo di saluto a mons. Seccia, ed hanno espresso con parole di commozione le più profonde motivazioni di questo atto. Con la lettura della bolla episcopale, proclamata da don Vincenzo Martella, cancelliere arcivescovile, Trepuzzi è stata ufficialmente insignita del titolo di Civitas Mariae. Vescovo, parroco e sindaco, hanno poi scoperto le lapidi commemorative poste una sul basamento della colonna mariana, e l’altra sul pavimento di Largo Margherita.

Taurino ha poi svelato per la prima volta la bozza del nuovo stemma civico comunale, approvato dalla giunta e dal consiglio comunale, che porterà nell’immagine araldica una stella comunale, segno della forte devozione mariana che caratterizza il popolo di Trepuzzi da secoli. La prima parte della cerimonia si è conclusa con la tradizionale consegna delle chiavi della città di Trepuzzi alla Madonna Assunta.

Il simulacro, portato a spalla dal gruppo portatori di statue, è stato poi collocato presso il monumento dei caduti, sul cui altare l’arcivescovo ha presieduto la solenne concelebrazione eucaristica nel giorno della solennità dell’Assunzione di Maria al cielo.

L’ultima parte della cerimonia è stata caratterizzata dalla benedizione papale impartita dall’arcivescovo, dalla lettura del telegramma inviato dal Papa Francesco inviato per il tramite del Segretario di Stato il card. Pietro Parolin, dalla recita della preghiera di supplica del giubileo mariano e dal canto dell’inno alla Madonna Assunta eseguito dalle corali di Trepuzzi e dal concerto bandistico cittadino.

Tantissimi gli ammalati, gli anziani e i Trepuzzini lontani dal paese che sono stati virtualmente presenti alla cerimonia grazie alla DIRETTA  sul canale di Portalecce e su Antenna Sud Live.

Insomma, quella del 15 agosto 2020 è stata veramente una festa memorabile, non solo perché viene ufficialmente riconosciuto un sentimento ed un legame che da generazioni caratterizza gli abitanti della città alla loro Madre del cielo, ma anche perché davvero tutti i trepuzzini ed i devoti, in ogni parte del mondo, si sono sentiti uniti sotto quello sguardo che da secoli è rivolto all’insù ed implora per tutti i figli amati pace e protezione da Dio.

 

 

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