“Vox Clamantis - Il podcast della Santa Famiglia”, è questa la bella sfida di un gruppo di giovani e giovanissimi della parrocchia Santa famiglia di Trepuzzi, che ha dato vita a un podcast come strumento di evangelizzazione giovanile nel quale si affrontano tematiche attuali, in un formato accessibile e coinvolgente.

Un microfono, un telefono, tante storie e un unico obiettivo, quello di 12 giovani e giovanissimi - Matteo, Giorgio, Antonio, Aurora, Altea, Alessandro, Leonardo, Mariangela, Martina e Michele e Giacomo e Fabrizio – che accompagnati dal parroco don Antonio Bruno, raccontano e si raccontano, esprimendo pensieri e riflessioni su tematiche di attualità e sociali, attraverso i loro occhi e le loro voci.
Gli argomenti affrontati nelle puntate della prima stagione hanno toccato dapprima la tematica del mondo giovanile, intersecandola con quella del lavoro, della politica e della fede, attraverso le interviste agli ospiti che vivono i giovani da vicino.
La nuova stagione riparte con la prima puntata speciale (CLICCA QUI), che si può trovare già online da questa mattina sul canale YouTube di VOX CLAMANTIS, interamente dedicata all’esperienza vissuta dai giovani durante l’evento giubilare avvenuto a Roma, dal 28 luglio al 3 agosto, in occasione del Giubileo del 2025. Ma le altre puntate di quest’anno di svilupperanno il mondo dell’educazione in tutte le sue sfaccettature, intesa come relazione, conoscenza, formazione e crescita integrale della persona.
“Il nome Vox Clamantis - racconta Leonardo - nasce una sera mentre eravamo in canonica, con Matteo e gli altri amici. Sin da subito, si stava pensando a un nome accattivante per il podcast, che richiamasse un po' quello che sarebbe stato il nostro obiettivo, cioè portare il Vangelo attraverso i nuovi strumenti digitali. Dopo aver cercato diversi nomi più disparati, nessuno sembrava convincerci, finché, pensando al fine ultimo della nostra mission, scegliemmo il nome Vox Clamantis”.
“Si è scelto questo nome - afferma Mariangela - ricordando il passo del vangelo di Marco ‘vox clamantis in deserto’ (Mc 1, 1-3), cioè la voce di uno che grida nel deserto, perché l’idea è quella di esprimere appunto questo: una voce che grida e che diffonde la buona novella tramite lo strumento di radio e video diffusione web, con l’intento di avvicinare adolescenti e giovani, i quali più di tutti conoscono e seguono questa realtà digitale”.
I giovani creator porteranno la loro autenticità e spontaneità, creando un'atmosfera fresca e dinamica e offrendo uno spazio per condividere esperienze, pensieri e riflessioni. Sarà una buona occasione inoltre per giovani e adulti di incontrarsi e confrontarsi, sviluppando un dialogo intergenerazionale arricchente.
“Il podcast è uno strumento della comunicazione moderna, per questo i giovani lo hanno scelto proprio per raggiungere le realtà giovanili del nostro territorio”. Così afferma il parroco, guida spirituale del gruppo di giovani, che spiegando le finalità sociali del progetto, aggiunge che “attraverso questo scambio, questo collegamento sia tra di loro che tra “noi adulti e i ragazzi”, i giovani espongono loro idee, le loro emozioni, e, nello stesso tempo, cercano di esprimere alla società contemporanea, sempre in continua evoluzione, quello che provano, riguardo particolari temi, molte volte poco considerati dagli adulti, perché ritenuti ormai superati. Per questo - conclude don Antonio - il podcast è una bella occasione per sentirci più vicini alla realtà giovanile ed è una bella opportunità anche per i giovani per confrontarsi con quella degli adulti, che a volte si dimentica della loro esistenza”.
Un podcast quando viene gestito dai giovani offre un'esperienza innovativa e coinvolgente per raggiungere le comunità. Grazie alla loro spontaneità e creatività, cercheranno di attrarre un pubblico più ampio e diversificato, superando i confini dei canali tradizionali, al fine di raggiungere le nuove generazioni. Si spera in futuro prossimo che potrà essere voce di tanti giovani per dire il loro pensiero sull’esperienza di fede che li contraddistingue, favorendo una collettività più concreta e sempre più connessa.

