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Ad un anno dalla morte, il 25 febbraio scorso, il vescovo della diocesi di Oppido-Palmimons. Giuseppe Alberti ha scoperto una targa-ricordo nella cappella della Casa di reclusione “Luigi Daga” di Laureana di Borrello al compianto Padre Luigi Ragione, cappellano per vent’anni.

 

 

Padre Luigi è morto un anno fa a Trepuzzi dove si era ritirato e i funerali vennero celebrati nella chiesa parrocchiale San Michele Arcangelo, presieduti dall’arcivescovo Michele Seccia.

Padre Luigi, come è sempre stato chiamato dal popolo calabrese, era nato a Trepuzzi, l’8 settembre del 1943 da Giuseppe e Antonia Coccioli. Fin da fanciullo conobbe i Passionisti, il convento di Trepuzzi è distante da casa sua paterna circa 100 metri, ed entrò in seminario per gli studi della scuola media e del ginnasio.

Dopo gli studi teologici fu ordinato presbitero, insieme a Padre Salvatore Semeraro e a Padre Pietro Nisi, presso il ritiro dei Passionisti di Novoli, il 29 giugno 1969.

Fin da giovane fu inviato a lavorare nella realtà della nuova parrocchia dell’Addolorata retta dai Passionisti, a Rosarno (Rc). 

Quando nel 1980 i Passionisti decisero di lasciare la parrocchia di Rosarno, Padre Luigi chiese e ottenne di essere incardinato nella diocesi di Oppido Mamertina-Palmi, entrando a far parte del presbiterio locale. Nel suo ministero ha continuato a fare il parroco presso le comunità parrocchiali di Serrata e San Pietro di Caridà.

Dopo aver concluso questi impegni pastorali è stato nominato cappellano della Casa circondariale di Laurena di Borrello ed ha continuato a collaborare con le parrocchie che necessitavano di aiuto.

La celebrazione ha unito due eventi: la consegna della lampada del Giubileo e la dedicazione della cappella a padre Luigi Ragione, storico cappellano del carcere.

Il vescovo Alberti ha ricordato la figura di Padre Luigi che per venti anni è stato guida e portatore di speranza in quel luogo sia per i detenuti sia per il personale tutto, prestando un generoso servizio in termini di tempo, affetto e beni materiali. In sua memoria è stata posta accanto alla lampada giubilare una targa creata ad hoc dal laboratorio di ceramica dell’Istituto.

 

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