Con la festa della Trasfigurazione del Signore, celebrata martedì scorso, in chiesa madre e nelle marine di Torchiarolo, si è dato il via alla novena in preparazione alla solennità dell'Assunzione della Beata Vergine Maria, titolare della parrocchia e festeggiata con il titolo di Stella Maris, nelle marine.
L'arcivescovo Michele Seccia, venerdì scorso ha presieduto la solenne celebrazione eucaristica nella chiesa madre di Torchiarolo in occasione dell'80° anniversario della dedicazione, voluta dall'allora arciprete don Antonio Trotta, ad opera del vescovo Alberto Costa.
È dal 2016, che ogni anno, la comunità di Torchiarolo si ritrova attorno al monumento delle vittime del lavoro, realizzato nel cimitero comunale, sposando l'iniziativa del comitato "12 giugno", nato e creato a Taranto, da un padre che ancora piange il proprio figlio deceduto all'Ilva.
Un weekend di festa per Torchiarolo, i cui fedeli sono stati coinvolti nella chiusura del mese mariano presso la chiesa di campagna di Santa Elisabetta e nella chiusura dell'anno pastorale presso il santuario di Galeano.
L'attuale conformazione della chiesa madre di Torchiarolo è il risultato e il frutto di circa cinque secoli di lavori, di cambiamenti strutturali, traslazioni, ampliamenti, modifiche e rifacimenti legati anche e soprattutto alla crescita della popolazione e all'adattamento alle varie norme liturgiche e degli edifici di culto, insieme alle correnti artistiche.
Non ci sono parole per descrivere l'emozione, l'entusiasmo e la grande partecipazione di fedeli, provenienti anche dai paesi della diocesi, che la comunità di Torchiarolo ha vissuto, in occasione della peregrinatio delle reliquie del Beato Rosario Angelo Livatino, magistrato martire, vittima di mafia.