Una vera e propria maratona di preghiera, fede, devozione, emozioni, gioie, ha caratterizzato e scandito la settimana torchiarolese appena trascorsa.
Dopo la celebrazione di domenica scorsa, nella quale è stata benedetta la bandiera "fiamma" che sarà destinata all'ospedale Casa sollievo della sofferenza di San Giovanni Rotondo realizzata su progetto proposto ai gruppi parrocchiali di Padre Pio, in collaborazione con l'amministrazione comunale, in occasione del 65° anniversario di fondazione da parte del santo di Pietrelcina, la comunità di Torchiarolo, si prepara a vivere le solenni Quarantore eucaristiche, caratterizzate e scandite del tema della speranza, dettato dal Giubileo 2025.
È stato preciso e determinato nel suo intervento don Antonio De Nanni, amministratore parrocchiale Torchiarolo, durante il convegno su Valesio, città messapico-romana che ha dato i natali a Torchiarolo, che si è svolto nei giorni scorsi.
Sabato scorso, l’oratorio parrocchiale “Giovanni Paolo II” di Torchiarolo è diventato il palcoscenico di un evento all’insegna dell’allegria e del divertimento: la prima edizione di “Ac’s got talent”, un piccolo spettacolo che ha visto protagonisti i giovanissimi dell’Azione cattolica del paese.
Gli ingressi del paese saranno dedicati al Beato Angelo Rosario Livatino, giudice martire e al giovane Beato Carlo Acutis.
La comunità di Torchiarolo, accoglie, ancora una volta a sorpresa, don Antonio Coluccia, noto prete salentino antimafia che opera a Roma, nelle piazze di spaccio e non solo. È la terza volta per don Antonio a Torchiarolo.