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Lunedì pomeriggio, la famiglia religiosa delle Salesiane dei Sacri Cuori e la comunità di Torchiarolo, hanno dato l'ultimo saluto a Suor Andreina Genoino, che quest'anno compiva 70 anni di professione religiosa.

 

 

 

 

Originaria di Torchiarolo, ben presto entrò nel noviziato della Congregazione fondata da San Filippo Smaldone. La sua vita è stata un vero e proprio pellegrinaggio all'insegna dell'annuncio della buona novella, innanzitutto con il proprio stile di vita, i modi di fare, l'affabilità e poi la Parola e la Lingua dei segni (Lis). Ha rivestito diversi incarichi negli anni, nei diversi istituti in cui è stata: a partire dalla scuola materna di San Cesario, per poi vivere la grande esperienza di Molfetta dove ha suscitato tantissime vocazioni alla vita religiosa e difatti don Antonio De Nanni, durante l'omelia del funerale, l'ha voluta annoverare tra i "Made in Molfetta" come diceva don Tonino Bello.

Poi ha servito la comunità di San Cesario (villa) per diversi mandati, poi è andata a Napoli, a Manduria e nuovamente San Cesario ed infine Santa Rosa a Lecce. Viene ricordata come una grande donna di valori, di fede, amante della famiglia d'origine e della sua comunità, sorella e compagna di viaggio per le altre consorelle e tutti coloro che la incontravano nel cammino della propria vita. Ha incarnato in sé gli insegnamenti e le regole di San Filippo, portando alto il suo nome e la sua santità, come modello di vita quotidiana.

Don Antonio ha prima presieduto il rito delle esequie presso l'Istituto dove Suor Andreina risiedeva in quest'ultimo periodo della sua vita, in Via Giammatteo a Lecce e subito dopo rivolto l’ultimo saluto nella chiesa madre di Torchiarolo, lì dove la storia di fede di Suor Andreina ha avuto inizio. Don Antonio ha voluto sottolineare il grande dono che Torchiarolo ha ricevuto in questa Settimana Santa, ovvero una mamma che dal cielo accompagna il cammino della comunità in questo tempo impegnativo e difficile e difatti ha voluto far notare che non era una semplice celebrazione funebre, ma la festa della famiglia smaldoniana, un nuovo matrimonio, l'incontro fra due sposi come ricorda il Vangelo della vergini, è una giornata in cui Torchiarolo è grata alla grande opera delle suore che hanno scandito e scolpito la vita umana e di fede di tante generazioni locali ed è il giorno della presa di coscienza e di consapevolezza della sacralità di questa maternità e di questo ossigeno, come direbbe Papa Francesco. Suor Andreina era zia del diacono Achille Giglio, il quale è cresciuto al servizio della famiglia smaldoniana, presente anche per tantissimi anni nella comunità torchiarolese.

 

 

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