0
0
0
s2sdefault

Gli ingressi del paese saranno dedicati al Beato Angelo Rosario Livatino, giudice martire e al giovane Beato Carlo Acutis

 

 

Lo ha annunciato ieri sera, il sindaco di Torchiarolo Elio Ciccarese, al termine della celebrazione eucaristica presieduta da don Antonio Coluccia

In meno di un anno, la comunità torchiarolese, ha vissuto, fra i tanti, due momenti straordinari di grazia, ovvero le peregrinatio del Beato Livatino, lo scorso mese di maggio e il Beato Acutis, la settimana scorsa. Due eventi che hanno segnato la storia di Torchiarolo, restando scolpiti nei cuori di migliaia di fedeli. Il sindaco, con l'amministrazione comunale, consultato don Antonio, amministratore parrocchiale, ha voluto che restasse un segno indelebile in paese, come gratitudine e richiesta di protezione a questi due beati.

L'ingresso al paese, venendo da Lecce-Squinzano, sarà dedicato al Beato Livatino, essendoci il palazzo del governo della città, ovvero il comune. L'ingresso venendo da Brindisi-S. Pietro Vernotico, sarà dedicato al Beato Carlo Acutis, essendoci l'oratorio, luogo di crescita e di formazione della gioventù.

Un annuncio inaspettato che ha stupito i fedeli presenti, ricolmando i cuori di gioia.

Don Antonio De Nanni, invece, ha annunciato il ritorno di don Antonio Coluccia, in occasione di una marcia sulla legalità, il prossimo 5 aprile, a 35 anni dall'omicidio di Marcella di Levrano, vittima di mafia, riconosciuta dallo stato, cresciuta a Torchiarolo.

Oggi, 10 febbraio, invece, in mattinata, la comunità torchiarolese ricorda l'eccidio delle Foibe, perché da qualche mese, si è scoperta una vittima delle Foibe originaria del paese, Antonio Pagliara. Alle 9 ci sarà la messa di suffragio in chiesa madre con le autorità e le scuole, a seguire il corteo al monumento dei caduti per la commemorazione e la cerimonia di consegna delle onorificenze e la mostra al comune. Sarà presente l'anziano figlio ottantenne.

 

 

Forum Famiglie Puglia