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Non ci sono parole per descrivere la bellezza, l'altezza, la profondità e la santità di quanto Torchiarolo ha vissuto nei giorni della peregrinatio delle reliquie del giovane Beato Carlo Acutis, evento proposto da Anspi Lecce.

 

 

 

 

Le reliquie sono arrivate presso l'oratorio “Giovanni Paolo II”, lo scorso 31 gennaio, festa del patrono della gioventù. San Giovanni Bosco, portate da don Antonio De Nanni, accompagnato da Fra Tony D'Elia ofm, che ha guidato la veglia di preghiera e la festa, il quale ha posto l'attenzione sulla questione educativa e vocazionale. Parola, Eucarestia e il Beato Carlo, in unico grande intreccio hanno fatto da guida e faro in queste giornate. Banda e fuochi d'artificio hanno dato il via ai festeggiamenti.

Uno stuolo di fedeli ha gremito l'oratorio per accogliere il giovane, che verrà canonizzato il prossimo 27 aprile.

Torchiarolo è divenuta méta di pellegrini, provenienti dal barese, dal brindisino e da tutto il Salento. Un via vai continuo nella mattinata di sabato per venerare le reliquie presso l'oratorio, dove nel pomeriggio si sono radunati tutti i bambini e i ragazzi dell'Acr e del catechismo per il cineforum. A seguire, una grande quantità di popolo ha accompagnato festosamente in processione, le reliquie in chiesa madre, dove, dopo il rito della Candelora in piazza, don Antonio ha presieduto la solenne celebrazione eucaristica, insieme alle autorità locali e tanti bimbi, ragazzi e fedeli che hanno gremito la chiesa e fatto festa, con grande commozione per il Beato Carlo. Il pellegrinaggio di molti fedeli è continuato anche domenica, festa della Candelora, in chiesa, dove la reliquia era solennemente esposta insieme alla mostra.

Un intero paese si è messo in moto per organizzare, accogliere, custodire, pregare, dai giovani agli anziani, dai piccoli agli adulti. Tutti insieme per il Beato Carlo Acutis.

Don Antonio ha affidato la comunità a questo giovane, affinché custodisca i sogni e i desideri della vita nascente e della gioventù, preservi da ogni male le famiglie e la comunità, in modo particolare dalla droga, dal gioco d'azzardo, dall'infedeltà, dalle opere di coloro che soffocano le nuove leve non permettendo di spiccare il volo alla vita nuova, quasi a voler possedere e dominare la storia, spegnendo il futuro. Ha affidato i giovani e i genitori che sono appesi alla Croce, come lo stesso Carlo lo è stato.

Fondamentale la collaborazione di tutti i gruppi e le associazioni, l'amministrazione comunale che ha patrocinato e contributo, le forze dell'ordine. 

 

 

 

Forum Famiglie Puglia

 

Mi curo di te, la sanità nel Salento. Radio Portalecce