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“Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo”. Su questa traccia, nei giorni scorsi, la Chiesa ha incentrato la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani.

 

 

 

E proprio seguendo quella traccia la comunità torchiarolese si è riunita a pregare in una solenne concelebrazione, con rito bizantino, presieduta da Papas Nik Pace, parroco della Chiesa di rito bizantino “San Nicola di Mira” in Lecce (chiesa greca). Hanno concelebrato il parroco ed il viceparroco di Torchiarolo, don Gaetano Tornese e don Antonio De Nanni, coadiuvati dal diacono Achille Giglio e dal lettore e cantore di rito bizantino Massimo Vergari.

Tutto è iniziato nella mattinata di domenica con la Festa della pace 2022, organizzata dai giovani di Azione cattolica, partendo dallo slogan-progetto: "Ricuciamo la Pace!". La manifestazione è ripresa nel pomeriggio e si è conclusa in chiesa partecipando alla celebrazione che ha rappresentato una forte e appropriata conclusione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani.

Si è respirata aria di ecumenismo, si è pregato per l’unità, ci si è arricchiti di una nuova esperienza, vissuta la ricchezza e la profondità dei simboli che caratterizzano le celebrazioni dei fratelli di rito cattolico-bizantino.

"Come i Magi - hanno scritto in una lettera congiunta il card. Mario Grech, segretario generale del Sinodo dei vescovi, e il card. Kurt Koch, presidente del Pontificio consiglio per l'unità dei cristiani - anche i cristiani camminano insieme (synodos) guidati dalla stessa luce celeste e incontrano le stesse tenebre del mondo. Anch'essi - continuano - sono chiamati ad adorare insieme Gesù e ad aprire i loro tesori. Consapevoli del nostro bisogno di essere accompagnati dai nostri fratelli e sorelle in Cristo e dei loro numerosi doni, li invitiamo a camminare con noi durante questi due anni e preghiamo sinceramente che Cristo ci avvicini a Lui e, così, ci avvicini gli uni agli altri".

Sono state proprio queste le motivazioni che hanno accompagnato i partecipanti in tutta la celebrazione. “Diversi i riti - ha detto don Gaetano ringraziando Papas Nik - ma è un unico il mistero. Sicuramente ritorneremo a casa più ricchi di prima”.

 

 

 

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